mercoledì 7 ottobre 2015

A LETTO CON LO SCRITTORE MARINO BUZZI, autore de "L'ultima volta che ho avuto sedici anni" Editore Baldini&Castoldi, anno 2015.



Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di Marino Buzzi, autore de L'ultima volta che ho avuto sedici anni Editore Baldini&Castoldi, anno 2015.

Premetto che è uno scrittore di cui ho letto tutto, a partire da Le confessioni di un ragazzo perbene, libro che me lo ha fatto conoscere.

Riassunto dell’opera: Giovanni è un ragazzo di sedici anni e vive, quotidianamente, la violenza del bullismo. Tutti lo chiamano palla di lardo perché è obeso e questo lo rende la vittima privilegiata di un gruppetto di bulli. Improvvisamente però Giovanni scompare, decide che ne ha avuto abbastanza e se ne va. La sua scomparsa scopre i nervi di un'intera comunità. I precari equilibri si rompono e tutto inizia a precipitare. 

1)               Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe a  letto tardi, o presto? si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba?
Mi piace molto dormire, amo andare a letto tardissimo e svegliarmi altrettanto tardi. Purtroppo negli ultimi anni ho un sonno molto leggero e mi sveglio frequentemente durante la notte. Soprattutto quando la mia gatta decide che è ora di svegliarmi...

2)               Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
Sono un tipo freddoloso quindi ho bisogno di un pigiama che mi scaldi, amo i pigiami comodi, mi piace farmi avvolgere da una coperta pesante o da un plaid. Mi piacciono le cose semplici, leggere un buon libro sotto le coperte per me è il massimo.

3)               Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
Mi piace il letto grande, direi quindi quello matrimoniale anche perché è bello avere un sacco di spazio per poter affrontare la notte. I miei sonni poi non sono mai tranquilli: scalcio, parlo, mi rigiro continuamente. Il letto grande serve anche per la sopravvivenza di chi dorme con me (gatta compresa).

4)               Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv,  stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…)
Solitamente leggo, il comodino accanto al letto è sempre pieno di libri.

5)               Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
Ho anticipato la risposta: libri, libri e ancora libri. Libri già letti e ancora da leggere naturalmente.

6)                Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si rilassa  leggendo e riprende a dormire, o cosa?
Mi capita spesso il contrario: mi sveglio ed è come se  non avessi dormito per niente,  anche se sono passate ore.  I miei sonni raramente sono ristoratori.

7)               Le capita di sognare? Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
Sì mi capita di sognare ma spesso non ricordo quel che ho sognato. Non c'è un sogno ricorrente, spesso però ho la sensazione che i miei sogni non siano particolarmente piacevoli.

8)               Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto?
Mi è capitato di pensare a una trama prima di addormentarmi ma mai di sognarla.

9)               Come è nato il suo ultimo romanzo? Ricorda lo spunto?
Sì. Ero in libreria, è entrato un ragazzo che ha dato del frocio a un altro ragazzo che stava leggendo un libro davanti al settore QUEER. È stato terribile per me, ho sentito cadere le barriere che mi ero costruito. A distanza di tanti anni quella parola mi fa ancora un male lacerante. Così ho deciso di scrivere un romanzo sul bullismo. Non è stato facile aprire il cassetto dei ricordi, fortunatamente sono riuscito a dare al romanzo un'impronta “autonoma” nel senso non autobiografica.

10)            Lo consiglierebbe ai nostri lettori da leggere prima di dormire? Secondo lei che reazione avrebbe un lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fan?
Sino ad ora il commento più bello lo ha scritto un mio contatto su Facebook: "L'ultima volta che ho avuto sedici anni" di Marino Buzzi è un romanzo bellissimo. Parla di bullismo, lo fa con una scrittura lieve e scarna, da una prospettiva inedita, mostrando il lato mostruoso di ciò che abbiamo imparato a considerare consuetudine. Ne sono sorpreso, terrorizzato, rapito. Davvero un gran libro. “

11)            Al risveglio fa sempre colazione? Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o  al bar?
Sono sempre di corsa, raramente faccio colazione a casa. Di solito prendo qualcosa al bar. La mattina preferisco il dolce.

12)            Mi regalerebbe  una frase del suo romanzo per iniziare la giornata e una su cui sognare stanotte?

Per iniziare la giornata ti regalo un passaggio fra i più duri del libro, perché deve essere chiaro che il bullismo è violenza e distrugge l'autostima delle persone: “Mi chiamano ciccione, maiale, lurido porco, malato, merendina, grassone, cicciobomba, panzone, trippone, barile, latrina, lardoso e in un milione di altri modi anche se il soprannome che usano più spesso è Palla di lardo, come il personaggio del film.”
Quella su cui sognare, o riflettere, è questa: “Si allontana in fretta con lo stomaco in subbuglio e la testa che gli gira. Appena dentro si accascia a terra. È felice e sollevato. Non gli importa cosa accadrà, non gli interessano le conseguenze. Si è portato addosso questo peso per troppo tempo. Finalmente è finita

Grazie per avermi concesso un’intervista così intima. E naturalmente presto leggerò il suo romanzo, e lo recensirò su questo blog.
Ricordate per l'acquisto 

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