AMBRETTA CENTOFANTI autrice di “LE FIABE DI AMBRETTA” Edicolors 2014.
Ambretta Centofanti, vive
in un pittoresco paesino della campagna romana, all'interno del Parco di Vejo.
La natura rigogliosa di quei luoghi e gli animali che vi dimorano hanno ispirato
le magiche atmosfere e i personaggi delle sue fiabe.
La passione per la scrittura, che da pensionata può ora coltivare pienamente, le ha permesso di aprire le porte a quel mondo popolato da gnomi, fate, stelle che fin da bambina conserva nel suo cuore
La passione per la scrittura, che da pensionata può ora coltivare pienamente, le ha permesso di aprire le porte a quel mondo popolato da gnomi, fate, stelle che fin da bambina conserva nel suo cuore
Le Fiabe di Ambretta: L’atmosfera che Ambretta ci fa respirare si divide tra il
magico e l’avventuroso. Il suo mondo è fatto di stelle che si perdono nella via
lattea per incontrare la luna, di stregoni che inventano infusi benefici, di
bambini stupiti che per la prima volta vedono un arcobaleno.
Non vi è una linea guida comune, ma diversi insegnamenti e messaggi educativi per i più piccoli. "Le fiabe di Ambretta" sono i racconti ideali da narrare ai bambini per una piacevole e dolce notte.
In una raccolta di fiabe non possono certamente mancare principi, principesse e valorosi guerrieri. Amir e Sciaila sono due personaggi di una bellissima fiaba. Amir è un valoroso e fedele servitore del Sultano, follemente innamorato di Sciaila. I due hanno intenzione di sposarsi. Un giorno Sciaila viene rapita dal cattivo Zayd che la vuole tenere con sé. In sella al suo cavallo Fulmine e con in mano "la spada dell'Amore" Amir riuscirà a salvare la sua Sciaila e a riportarla nella sua Reggia.
Non vi è una linea guida comune, ma diversi insegnamenti e messaggi educativi per i più piccoli. "Le fiabe di Ambretta" sono i racconti ideali da narrare ai bambini per una piacevole e dolce notte.
In una raccolta di fiabe non possono certamente mancare principi, principesse e valorosi guerrieri. Amir e Sciaila sono due personaggi di una bellissima fiaba. Amir è un valoroso e fedele servitore del Sultano, follemente innamorato di Sciaila. I due hanno intenzione di sposarsi. Un giorno Sciaila viene rapita dal cattivo Zayd che la vuole tenere con sé. In sella al suo cavallo Fulmine e con in mano "la spada dell'Amore" Amir riuscirà a salvare la sua Sciaila e a riportarla nella sua Reggia.
E ora passiamo all'intervista culinaria.
Le piace mangiare bene? E cucinare?
Mi piace mangiare bene e anche cucinare.
Lo fa per dovere o per piacere?
Per tutte e due le
cose.
Invita spesso amici a
casa o è ospite di altri?
Invito spesso amici a
casa.
Ha mai conquistato qualcuno cucinando? -
Qualche volta.
Vivrebbe con una compagna o un compagno che non sa mettere
mani ai fornelli?
Purtroppo ci vivo; ormai sono rassegnata.
Quando ha scoperto questa sua passione?
Da adolescente, quando
mia madre mi coinvolgeva a preparare i pranzi della domenica.
Ci racconta il suo primo ricordo legato al cibo?
Erano gli anni 1950
(ero una bambina). Abitavo in un paese della provincia di Roma. A quell'epoca
tutti i banchetti per i matrimoni si svolgevano nella “sala” più grande della
casa. Riesco ancora con la fantasia ad assaporare quei sapori semplici e
genuini. Quasi sempre i matrimoni avvenivano nel mese di ottobre perché così
almeno il contorno di cicoria di campo ripassata in padella era assicurato! Si;
perché in quel periodo nei campi se ne trovava a volontà e per quel mondo semplice e agreste era una
bella risorsa. Il menu era sempre uguale in tutti i banchetti. Stracciatella in
brodo con la gallina più grassa e vecchia del pollaio. Fettuccine fatte in casa
e ragù di frattaglie di pollo. Quel pollo che fino al giorno prima razzolava
nell'aia. Arrosto misto di abbacchio (siamo in provincia di Roma) e sempre quel
famoso pollo che aveva razzolato ..., con contorno di cicoria di campo. Come dolce
una insalatiera gigantesca di zuppa
inglese preparata da corpulenti “comari”
che si prodigavano per aiutare e che non
lesinavano con gli ingredienti. Gli strati di crema e di ciccolata colavano
dal pan di spagna imbevuto anch'esso di abbondante maraschino senza tener conto
che poi il dolce l'avrebbero mangiato anche i bambini... era così buono però.
Il tutto annaffiato dal vinello fatto in casa da un parente della sposa.
L'atmosfera era poi allietata dall'organetto di “compare” Nestore che, un po'
alticcio, alla fine della festa ormai
non controllava più le sue dita e suonava una musica strana...Mi è capitato più
volte nella vita di partecipare a banchetti
più eleganti e con menù cucinati con
maestria da chef raffinati ma quelle fettuccine
fatte in casa con il ragù di
frattaglie di pollo non le posso dimenticare.
Ha un piatto che ama e uno che detesta?
Amo la frittata con i carciofi. Detesto i crostacei.
Un colore dominante di cibi che la disgustano?
Quelli di colore grigio.
Quando è in fase creativa ha un rito scaramantico legato al
cibo? Prende Caffé? O tè, una bibita speciale che la fa stare concentrato a
scrivere?
Quando sono in fase creativa non ho un rito scaramantico;
ogni tanto prendo delle barrette di buon cioccolato.
Scrive in cucina?
Scrivo in cucina molto spesso, tra un ragù, una frittata
indossando oltre il grembiule anche le ali della fantasia.
Altrimenti dove ama scrivere? E a che ora le viene naturale?
Spesso scrivo nel mio
bellissimo giardino pieno di rose e di margherite o sotto gli alberi di ulivo che io chiamo il
mio “getzemani”.
Si compra cibo pronto (tramezzini, pizza, snak) o si cucina
anche quando è molto preso dalla scrittura?
Se fosse per me quando sono presa dalla scrittura resterei
senza mangiare; però...c'è qualcuno della mia famiglia che all'ora di pranzo
vuole sempre il suo piatto di pasta! Che barba, che noia...
Che tipo di cibo desidera di più quando scrive ed è preso dal
suo lavoro? Salato o dolce?
A volte, quando sono tanto presa, desidero il dolce.
Ha un aneddoto legato al cibo da raccontarci? O una cosa
carina e particolare che le è accaduta?
Si una volta, presa dalla foga creativa, anziché metterci lo
zucchero nel caffè ho messo un cucchiaino di sale.
Lei è uno scrittore di fantasy,
quando esce a cena con i suoi figli, o amici che tipo di
locale preferisce?
Con tutte le persone
con le quali esco preferisco sempre locali dove si possa gustare la cucina
locale.
Oppure per festeggiare una pubblicazione? Cosa tende a
ordinare in un locale?
Una bella tagliata con la rucola.
Nelle sue presentazioni offre un buffet? Pensa sia gradevole
per gli ascoltatori intervenuti?
Si offro un buffet,
ritengo sia una cosa doverosa nei confronti degli intervenuti che
apprezzano molto.
Tende a fare un aperitivo con due olive e patatine o a
offrire quasi un pasto completo?
In genere oltre alle olive e patatine offro anche diverse
torte rustiche fatte da me.
Ha mai usato cibo in qualche storia?
Si in diverse storie.
Ad esempio nelle “Le Fiabe di Ambretta” ci sono passi che
ricordano cibi o profumi di cibo?
Sì nella mia fiaba “La casa delle Fate” non poteva mancare il
Pan di Fate amorevolmente preparato dalla Fata Cucinotta per le sue sorelle
Fatine...
Il cibo è mai co-protagonista?
Si molto spesso.
“Le Fiabe di Ambretta ” a che ricetta lo legherebbe, e
perché?
Lo legherei alle frittelle con la cannella di nonna Ester,
perché hanno addolcito la mia infanzia.
Per concludere ci potrebbe regalare una sua ricetta speciale?
Quella che le riesce meglio?
Spesso faccio lo “spezzatino al latte” perché piace molto ai
miei familiari.
Ingredienti per 4 persone:
500 gr. di vitello (la fracosta rimane più succosa)
2 spicchi d'aglio, olio, vino, latte, maggiorana, timo, sale,
pepe.
Procedimento:
In un tegame mettere l'olio, gli spicchi d'aglio schiacciati
senza farli imbiondire aggiungere
subito
lo spezzatino di vitello (durante la cottura l'aglio si
cuocerà con lo spezzatino e scomparirà ) mettere il coperchio e far andare 10-15 minuti ( a fuoco dolcissimo) rimestando
di tanto in tanto finché i succhi della
carne non escono fuori e la irrorarano. Salare, pepare, sfumare con mezzo
bicchiere di vino bianco far cuocere ancora un pò. Quando la cottura è quasi
ultimata aggiungere il timo, la
maggiorana e mezzo bicchiere di latte, far cuocere ancora 5-10 minuti per
far amalgamare il tutto. E' un piatto
che va servito caldo. Può essere preparato anche prima e poi rimesso sul fuoco
all'ultimo minuto.
Quale complimento le piace di più come cuoco?
Cibo semplice e gustoso.
E come scrittore?
Scrivo Fiabe, quindi “tratto semplice e magico”
Che frase tratta dalla sua opera o dalla sua esperienza di
scrittore possiamo portarci nel cuore uscendo dalla sua cucina?
Dalla Fiaba “ Emi e la casa sotto il tetto” - “L'Universo è a nostra disposizione dobbiamo
soffermarci solo un po' per ammirarlo” -
Se volete leggere Le fiabe di Ambretta questo è il link:
http://www.edicolors.com/editoria/index.php?option=com_content&view=article&id=756:le-fiabe-di-ambretta&catid=17&Itemid=128
Ho acquistato il libro per bambini di Ambretta Centofanti per mio nipote, le fiabe sono davvero bellissime, lo consiglio a tutti!
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