lunedì 23 settembre 2013

CANDELE, INCENSI E PROFUMI PER LA CASA



Oggi vorrei parlarvi di un argomento molto di moda in questi ultimi anni: le candele profumate. E in genere i profumi per la casa.
Le distinguerò da quelle senza profumo, che donano una luce soffusa, per approfondire il valore simbolico del fuoco e della  luce in vista delle tante decorazioni che faremo per allestire gli ambienti nel periodo invernale.
Questa settimana mi concentro su l’odore di una casa, e quindi su candele, incensi e profumi. Questi ultimi, spray o dotati di diffusori autonomi, hanno avuto un vero boom.
Io non li amo molto in realtà: l’odore è il primo biglietto da visita di una casa.  E normalmente preferisco l’odore di pulito, lavanda e agrumi, aria fresca e sole,  che spesso hanno gli ambienti spaziosi, e non sovraccarichi di oggetti. Però posso comprendere il desiderio di personalizzare il proprio spazio e dargli una connotazione ricercata.
I profumi, infatti,  hanno una forte valenza intima, quella dell'olfatto,  “l'unica percezione sensoriale non mediata dalla coscienza, che si trasmette direttamente alla parte più arcaica del cervello”, spiega la psicoterapeuta Caterina Vignoli. Quindi hanno il potere di evocare in noi, immagini e ricordi, sensazioni di benessere o malessere. È noto che un mazzetto di lavanda sotto il cuscino rilassi e induca al sonno, i legni odorosi come il sandalo, ci regalino un’atmosfera sexy. Non bisognerebbe quindi  sbagliare nel distribuire profumi.
Normalmente gli odori forti andrebbero evitati nelle camere da letto, per non disturbare il sonno, mentre regalano energia in soggiorno. Anche in cucina meglio non usare odori che ci possano influenzare nella preparazione del cibo: è risaputo che si cucina anche con il naso.
Concludo dicendo che la mania di profumare la casa è sempre esistita, pensiamo  alle piante o i mazzi di fiori recisi che si usavano negli anni passati,  però meglio non esagerare.
Chi, in casa, abbonda con i profumi tende in realtà a nascondere qualcosa di sé, qualcosa che gli crea disagio.
È giusto invece lasciare  che la casa respiri, che si crei un suo odore, che poi è un po’ il nostro, che assorba anche  altri profumi ( quello dei legni, dei tessuti, degli umani, del posto, del pulito, e della circolazione libera dell’aria) e non solo quelli artificiali, che, se usati in modo eccessivo, finiscono per cancellarne e nascondere la vera identità.


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