mercoledì 8 luglio 2015

A LETTO CON LO SCRITTORE: Demetrio Verbaro, La farfalla con le ali di cristallo, Lettere animate, 2015



Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di Demetrio Verbaro,autore de "La fafalla con le ali di cristallo”Lettere Animate, anno 2015. 
Visto che è un autore,  prima vediamo di che parla il libro:

ll 3 marzo del 1520, il sacerdote azteco Ghetumal consegna al conquistadores spagnolo Hernan Cortes un libro sacro. Ghetumal l’aveva trovato qualche anno prima sotto la statua della dea della pioggia. Nessuno sa chi l’ha scritto, né quando. Nel libro c’è sia una profezia sul futuro: il 18 agosto del 2044 qualcosa sconvolgerà il mondo, e sia una mappa da decifrare per cambiare il corso degli eventi.
Los Angeles 2043. L’esploratore Matthew Lekos e lo studioso di storia Walden Green entrano in possesso del libro. Derisi dalla comunità scientifica per la loro ingenuità, sono gli unici a credere nella profezia e riescono a decifrare la mappa, cercando in tutti i modi di aiutare l’umanità.
La profezia sarà vera? Cosa succederà il 18 agosto del 2044?
In un susseguirsi di colpi di scena, tra svolte imprevedibili e pagine piene di suspence, il lettore arriverà all’incredibile finale.
Il romanzo è un thriller intimistico ambientato in un futuro prossimo, con uno stile diretto e ricco di pathos.



1)      Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe a  letto tardi, o presto? si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba?
“ Amo dormire, ma resto sveglio fi no a tardi per scrivere, perché avendo i bambini piccoli devo aspettare che si addormentino ”
2)      Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
“ Sia d’estate che d’inverno dormo in pantaloncini dell’inter e canottiera classica ”
3)      Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
“ preferisco il letto matrimoniale ”

Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv,  stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…)
      “ Guardo serie televisive, in questo momento l’ultima stagione di The Big Bang Theory ”
4)      Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
“ Comodino piccolo con solo una lampada per leggere ”
5)       Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si rilassa  leggendo e riprende a dormire, o cosa?
“ Guardo qualche film in dvd ”
6)      Le capita di sognare? Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
“ I miei sogno sono strani e lunghi e contorti ”
7)      Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto?
“ la trama no, però spesso prendo delle idee ”
8)      Come è nato il suo ultimo romanzo? Ricorda lo spunto?
“ lo spunto mi è venuto durante una partita di calcio di mio figlio grande ”
9)      Lo consiglierebbe ai nostri lettori da leggere prima di dormire? Secondo lei che reazione avrebbe un lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fan?
“ mi auguro che una volta iniziato, non riesca a smettere di leggere, prima di averlo finito, ma di sicuro alla fine non lascia tranquilli, ma instilla molti dubbi ”
10)   Al risveglio fa sempre colazione? Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o  al bar?
La colazione la prepara mia moglie, d’inverno latte caldo e biscotti, d’estate latte di mandorla e caffè freddo.
11)   Mi regalerebbe  una frase del suo romanzo per iniziare la giornata e una su cui sognare stanotte?
La donna scosse la testa e rispose in tono lento e riservato: " io rimango qui a guardare l'oceano. "
Sulla superficie increspata del mare tremolavano i riflessi della luna, il vento accarezzava l'acqua e cullava le onde, che avanzavano lente, cariche di vita, di profumi, di silenzio, per poi frangersi sulla riva come un vetro che si rompe.
Il padre si avvicinò, le diede un bacio sulla guancia e disse ad alta voce come se si rivolgesse anche a Walden: " chi osserva le onde troppo a lungo, ne rimane ammaliato e potrebbe non distogliere mai più lo sguardo. La bellezza va guardata con moderazione, altrimenti ferisce gli occhi. "

Grazie per avermi concesso un’intervista così intima.

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