venerdì 23 novembre 2012
Io sono il ragazzo coi pantaloni rosa.
Voi sapete che io sono molto sensibile all'argomento. Difendo i diritti di tutte le persone, sopratutto a professare e non nascondere i propri sentimenti.Il fatto accaduto, l'abbandono, la solitudine interiore del ragazzo, la cattiveria dei compagni e l'indifferenza degli adulti mi lascia allibita.
Ancora oggi, in un paese moderno, dobbiamo riportare che un adolescente si uccide perché gay e perseguitato. Mai come in questo periodo è attuale ciò che scrivo: cerchiamo di considerare naturali i sentimenti di questi ragazzi. Non è una perversione, né una malattia è una diversa sessualità, un diverso amore ma diverso solo perché non è omologato ai due generi, eppure sempre esistito. Anche in natura. Sono persone, e quando capiremo che in Amore esistono solo le Persone, allora e solo allora tutto questo odio, e volgarità, finirà. Lo spero fortemente.
Un bacetto al piccolino che ha preferito morire che aprirsi alla vita e lottare per i suoi diritti.
Non lasciamoli soli.
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