Dopo gli stravizi pasquali riprendo il tapis-roulant e mi immergo nella piacevole lettura gatta.
Ho letto il libro in 2 chilometri e 350 metri, Circa un'ora e mezza.
I Gatti di Farfa, Guido Spano, Amarganta 2015
Questa è un opera prima e come tale ha tutta la fresca
semplicità di un romanzo d’esordio. L’avvio
presenta i personaggi di David e Carlo che partono per una fiera
dell’editoria che si tiene a Farfa. La presenza di uno scrittore e le sue
vicissitudini anche comiche in fiera rendono il romanzo adatto e piacevole alla
lettura soprattutto per gli scrittori. Tutta la storia sembra narrata da due
punti di vista, o per lo meno la capacità dell’autore sta nel mostrarci come i
due personaggi interagiscono più o meno coinvolti nell’ambiente circostante. Dopo un paio
di capitoli un po’ piatti, non me ne voglia l’autore, si arriva al convento delle Brigidine, che con
i deliziosi e profondi personaggi delle monache, tutte meravigliose Maddalena, Marcherita, Christine, Paolina, rendono l’opera ricca di spessore e anche
colore. Ci si immerge di colpo in un magico ambiente naturale e nei sentimenti passati, e si ha modo di
riflettere. I protagonisti in breve si ritrovano circondati di molti compartecipanti che, come pure la fiera del libro
con i suoi buffi personaggi, ci offrono uno squarcio ironico su un mondo spesso incomprensibile ai comuni mortali, la scrittura. I gatti in ruoli minori sembrano assistere sul fondo alla pacifica invasione di cotanti appunto "invasati". La storia
procede con piccoli colpi di scena, mai esagerati, e pure un piccolo mistero che donano ritmo a un romanzo di per sé sornione e placido come un gatto…appunto.
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