mercoledì 20 marzo 2013

Foto - recensione: Roma per sempre, Marco Proietti Mancini, Edizioni della Sera


ROMA PER SEMPRE
Storie quotidiane della capitale
Di Marco Proietti  Mancini
Edizioni della Sera
Seconda edizione gennaio 2013

Ho comprato questa raccolta di racconti, che poi è molto simile a un romanzo, perché conosco l’autore; una conoscenza virtuale, come sempre più spesso capita. Devo dire che è esattamente il tipo di scrittura e riflessioni che mi aspettavo leggendo i suoi post su FB. Potrei intitolare questo libro Mancini per sempre, perché lui e Roma si fondono, e non assistiamo a racconti di quartieri o vie, usanze, monumenti, soltanto, ma una serie di esperienze di città madre, moglie e amante trasfigurate, direi proprio “colate” attraverso la mente dell’autore. Mancini è poeta e filosofo, come ci dimostra in molte frasi. Mancini è un uomo attento ai particolari, una persona sensibile che conserva l’animo curioso di un bambino mischiato a quello nostalgico di un anziano. Vive, sperimenta, aspira tutto ciò che ha intorno e cataloga, ricorda, ci cede le sue emozioni, appunto colandole sulla carta, e rivive scrivendo ogni odore e suono, angolo o personaggio di Roma.
Certo, devo dire che al principio mi aspettavo un libro diverso, e  quindi questa angolatura intimistica  mi ha spiazzato, come pure il primo capitolo, che non essendo romana non ho compreso, ma poi, se ci si lascia alle spalle l’idea che il titolo e la copertina un po’ svianti ci sussurrano, di quasi guida a posti particolari romani, si accede alla vera Roma interiore di Mancini, o meglio al suo essere romano e uomo,  e allora si gusta veramente il testo. Unico appunto a questa opera, la mancanza di una piccola mappa molto schematica con i luoghi di cui lui parla per chi come noi poveri barbari, non vivendo nella capitale, la assaliamo poche volte all’anno e non la respiriamo come l’autore. Poiché  Mancini parla di piccole realtà, sarebbe stato interessante vedere dove certi quartieri, vie o locali sono dislocati rispetto al centro.
Quindi almeno 4 stelle per questo testo che definirei una guida emozionale, perché  in effetti è  un susseguirsi di emozioni guidate, sia  personali e che universali.

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