Oggi salutiamo e ringraziamo l‘autore Laura Bellini, Il mondo dopo te Butterfly
edizioni, 2012, per averci aperto la porta della sua cucina.
Il mondo dopo te: Una vita trascorsa all'ombra di un vuoto che non
riesce a riempire, solo il vago ricordo di un terribile periodo per l'umanità.
Hope, la protagonista, rivive e ricorda, in punto di morte, una vita che aveva
dimenticato. Ripercorrerà un cammino tortuoso che, anni prima, l'aveva condotta
attraverso i mondi che racchiudono la Terra per salvarla dalla distruzione. Chi
è la figura che le accarezza una spalla facendole sobbalzare il cuore? E chi è
davvero Hope? Un romanzo che racconta un viaggio, che narra l'amore in tutte le
sue forme. Un susseguirsi di flashback che la condurranno alla verità e alla
più amara delle accettazioni.
La prima domanda di rito è: le piace
mangiare bene? E cucinare?
Mi piace tantissimo mangiare, non solo le classiche ricette della mia zona,
ma anche e soprattutto, le sperimentazioni e questo si riflette anche nel mio
modo di cucinare.
Lo fa per dovere o per piacere?
Spesso lo faccio per dovere; buttare un piatto di pasta o cuocere una
fettina non mi dà grosse soddisfazioni. Quando devo cucinare per le festività o
per occasioni speciali è lì che tutto il mio estro trova sfogo e, in quei
momenti, è un vero piacere mettersi ai fornelli!
Invita amici o è invitato?
Di solito invito proprio perché amo mettere a tavola più persone. E vengo
perennemente rimproverata perché gli ospiti devo alzarsi dalla sedia con i
pantaloni sbottonati!
Ha mai conquistato amici o una donna
cucinando?
No, gli amici li coccolo cucinando per loro, ma chi entra in casa mia deve
fare già parte della mia cerchia di amicizie.
Vivrebbe con un compagno che non sa mettere mani ai
fornelli?
Già lo faccio…Però in questo modo almeno non si litiga su chi deve
preparare le pietanze.
Quando ha scoperto questa sua
passione?
Appena mia madre mi ha permesso di fare esperimenti in cucina! Ho iniziato
dalle cose semplici per poi creare un mio stile culinario molto personale. Alla
fine ne ho fatto anche un lavoro per un po’ di tempo.
Ci racconta il suo primo ricordo
legato al cibo?
Probabilmente le torte di compleanno che preparavo per i miei genitori: pan
di spagna, fragole e tanta panna montata!
Ha un piatto che ama e uno che
detesta?
Detestare un cibo? Più che detestare ci sono cibi che non mangio per alcune
mie convinzioni personali. Non assaggio la cacciagione, pur avendo un nonno
cacciatore che ci riempie il freezer di carne, e non posso pensare di mangiare
l’agnello. Il suo belato mi ricorda troppo il pianto di un bambino. Le uniche
cose che proprio detesto sono le frattaglie di qualsiasi tipo.
Cosa amo? I funghi, i tartufi, il pesce e la pizza. Questi sono i piatti di
cui proprio vado ghiotta.
Un colore dominante proprio di cibi
che la disgustano?
Il marroncino o il grigiastro. Non so, che colore hanno le frattaglie?
Penso rossiccio…
Quando è in fase creativa ha un rito
scaramantico legato al cibo? Prende caffè? O tè, una bibita speciale per stare
ferma a scrivere?
Se scrivo di mattina verso le 11 mi faccio un caffè per staccare un po’, ma
non ho particolari riti scaramantici riguardo le scrittura. Scrivo quando ne
sento il bisogno, dove mi capita e all’ora in cui trovo il tempo.
Scrive mai in cucina?
Se la camera dei miei figli è occupata allora scrivo in cucina, ma
preferisco farlo nella stanza dove tengo tutto il materiale informatico per
evitare di fare avanti e indietro e perdere tempo.
E a che ora le viene più naturale?
Di solito scrivo la mattina, quando sono sola a casa e non c’è nessuno che
accende la TV o che mi chiama per avere un bicchier d’acqua! Se le dita prudono
e non altri impegni sono comunque capace di scrivere per dodici ore filate
alzandomi solo per mangiare un boccone.
Si compra cibo pronto ( tramezzini,
pizza, snack) o si cucina anche quando è molto preso dalla scrittura?
Cibo pronto? Dovessero fare conto sui miei acquisti, le aziende alimentari
fallirebbero in pochi mesi! No, non compro cibi pronti, piuttosto preferisco
mangiare un panino veloce.
Che tipo di cibo desidera di più
quando scrive ed è preso dal suo lavoro? Salato o dolce?
Salato. Mi capita di sgranocchiare qualche patatina mentre rileggo un
manoscritto.
Ha un aneddoto legato al cibo da
raccontarci? O una cosa carina e particolare che le è accaduta?
La cosa più strana che mi sia capitata riguardo il cibo è, senza ombra di
dubbio, la corsa contro il tempo che ho dovuto fare per preparare il pranzo per
la cerimonia della Confessione di mio figlio. Premetto avevo quaranta persone
da far sedere a tavola. L’esperienza lavorativa come cuoca nell’agriturismo più
famoso della mia zona, mi ha insegnato molto riguardo l’organizzazione di
banchetti. Era tutto pronto, la scaletta che mi preparo ogni volta che devo
cucinare per molte persone, rispettata nei minimi dettagli. La mattina della
cerimonia alle 6 metto la sveglia, dovevo preparare gli antipasti prima di
andare in Chiesa in modo che, al ritorno, tutti potessero sedersi a tavola con
il piatto pronto. Aspetto la fornaia alle 6:30 ma lei non arriva. Il suo
cellulare è spento, non so come rintracciarla. Le lancette dell’orologio
corrono, si fanno le 8 e ancora lei non si vede. Al forno non hanno il mio pane
dato che l’ho ordinato e ora sta viaggiando nel furgone delle consegne chissà
in quale direzione. Inizio a preoccuparmi, mi resta un’ora prima di dover
correre a fare la doccia e vestirmi: devo fare 200 crostini!
La fornai arriva dopo mezz’ora, tranquilla e sorridente. Io sono pronta ad
accoglierla con la lupara caricata. Cerco di non farmi prendere dal panico, non
posso farmi aiutare perché sono molto precisa quando cucino e voglio che le
cose siano fatte a modo mio. Rispetto i colori, i sapori e anche le consistenze
di ciò che servo.
Alla fine riesco a compiere l’impossibile e la festa è un successo, ma ho
imparato a non fidarmi della mia fornaia, da quel giorno, quando ho bisogno di
pane per gli antipasti, vado a comprarlo direttamente in negozio!
Lei è una scrittrice di fantasy
quando esce a cena con i suoi figli, o amici
che tipo di locale preferisce? E quando esce con suo marito?
Con i bambini si va in pizzeria, è il modo più veloce per mangiare qualcosa
senza rischiare di farsi saltare i nervi per l’attesa! Diverso è quando esco a
cena con il marito o con gli amici, allora scelgo quasi sempre dei buoni
agriturismo dove si possa stare in compagnia con un buon piatto di carne alla
brace e chiacchierare con un bicchiere di sangiovese fra le mani.
Oppure per festeggiare una
pubblicazione?
Quando festeggio una pubblicazione preferisco farlo a casa, magari
organizzando una cenetta romantica per mio marito.
Cosa tende a ordinare in un locale?
Vado pazza per gli antipasti, iniziare una buona cena con un bel piatto di
crostini per me è l’ideale. Non amo molto i primi, quindi tendo a escluderli
dal mio menù, a meno che non si tratti di qualche pasta particolare. Ordino
quasi sempre carne alla brace o una bella tagliata al sangue. Strano per una
che è stata vegetariana per metà della sua vita!
Ha mai usato il cibo in qualche
storia?
In un manoscritto ancora non pubblicato parlo spesso di cibo, non solo
quello attuale, ma faccio riferimenti anche ad alimenti ormai scomparsi dalle
nostre abitudini culinarie.
Ad esempio in Il mondo dopo te ci sono passi che ricordano cibi o profumi di
cibo?
In questo romanzo il cibo è solo accennato. I protagonisti compiono un
lungo viaggio e si nutrono delle poche scorte che sono riusciti a portarsi
dietro come cracker o formaggio spalmabile!
Lei evoca con il cibo? Il cibo è mai
protagonista?
Il cibo non è protagonista, ma lo ricordo spesso con profumi o sapori. Ciò
che potrebbe evocare sono alcuni ricordi legati agli odori o alla nostalgia.
Il mondo dopo te a che ricetta lo legherebbe, e perché?
Bella domanda! Penso che lo legherei al pollo al curry per i colori decisi
del piatto e la mescolanza di sapori che lo contraddistingue.
Nelle sue presentazioni offre un
buffet? Pensa sia gradevole per gli ascoltatori intervenuti?
Tende a fare un aperitivo con due
olive e patatine o ad offrire quasi un pasto completo?
Quando partecipo a un evento gradisco molto l’offerta di un buffet, quindi
io mi regolo di conseguenza. Mi piace offrire di tutto, dai tramezzini ai pasticcini
accompagnati da prosecco e qualche bevanda analcolica. E’ un momento in cui lo
scrittore si avvicina ai lettori, l’attimo in cui si tira un sospiro di
sollievo dopo l’ansia della
presentazione, quindi credo che un bel buffet sia d’obbligo.
Per concludere ci potrebbe regalare
una sua ricetta? Quella che le riesce meglio?
Dato che è ormai autunno ed è tempo di funghi vi regalo una ricetta per un
antipasto veloce, semplice e di sicura riuscita.
FAGIOLI CON PORCINI
Cuocete i fagioli borlotti in abbondante
acqua salata, (per velocizzare potete usare anche i cannellini in barattolo) e
scolateli. Pulite e tagliate a pezzetti i porcini e trifolateli con aglio,
olio, sale, prezzemolo e un pizzico di peperoncino. In un tegame capiente
versate i fagioli, unite i porcini e aggiungete tanta panna da cucina quanta ne
serve per rendere tutto cremoso. Servite caldo con crostini di pane
abbrustolito o spicchi di piadina.
Veramente ghiotto!
Quale complimento le piace di più
come cuoco? E come scrittore?
I complimenti fanno sempre piacere! Mi piace riceverne quando cucino, ma
forse quelli letterari mi appagano di più. Noi scrittori abbiamo sempre bisogno
di conferme. Se preparo un piatto che non riesce bene me ne accorgo, ma se
scrivo un romanzo non riesco a trovarvi i difetti. Per questo abbiamo bisogno
di complimenti, insieme a qualche critica costruttiva.
Che frase tratta dalla sua opera o
dalla sua esperienza possiamo portarci nel cuore uscendo dalla sua cucina?
Sicuramente il passo che amo di più ne Il mondo dopo te e che spiega bene
il significato che ha per me l’amore.
Amo Aidan, lo amo di un amore insostenibile, lo
amo come si ama qualcuno che non c’è, che non esiste, qualcuno che vive dentro
ai tuoi sogni.
Questo amore è ardente nonostante l’età.
Questo amore è tutto ciò che mi resta.
Grazie per la sua disponibilità
Mi sono divertita molto a rispondere alle tue domande. Grazie ancora per lo spazio che mi hai dedicato!
RispondiElimina