domenica 15 maggio 2016

Falene di Francesco Mastinu, Amarganta 2015




Francesco Mastinu si conferma uno scrittore pulito e dal tratto semplice. Moderno, senza tanti fronzoli eppure capace di evocare stati d’animo e sensazioni con brevi incursioni in metafore o la descrizione di luoghi e ambienti. Poche pennellate di personaggi e piombi nella situazione.  Falene è la storia della ripresa in mano della propria vita e dei propri sogni di evasione e scoperta  di un giovane ragazzo gay, Manlio, che da anni vive una storia d’amore con un professore adulto e affascinante, Enrico. Il ragazzo si sente schiacciato e quasi una sottile ombra insicura accanto all’uomo adulto che sembra gestire le sue scelte. L’incontro casuale con un pittore, Francesco, per cui perde la testa, lo porterà a riflettere sulla sua storia che, per un ragazzo della sua età, è importante ma forse troppo definitiva. Manlio è contornato di figure femminili che contribuiscono alla trama: Mirna, Laura, Alba. Il romanzo è LGBT, scritto da chi conosce bene la vita e gli ambienti gay, quindi non risulta falso, né esageratamente patetico. Non c’è la solita denuncia o il classico bullismo, ma solo una storia di vita vissuta nella ricerca di stabilità e amore,  e di una crescita personale che avverrà per vie chi non sto qui ad anticipare. Una storia d’amore e amicizia  normale, che quello vuole essere, nel bene e nel male, nella fedeltà e nel tradimento, che prende il lettore e lo lascia scorrere piacevolmente le pagine proprio per la sua autenticità.  Finale in parte inatteso, ma che corona lo sforzo di voler scrivere un romanzo di formazione.

Non volgare - Consigliato *****

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