Si avvicina la Primavera, c'è voglia di depurarsi e magari mangiare qualcosa di nuovo senza punirsi troppo, la mia amica Francesca Montomoli, scrittrice di talento mi ha passato una favolosa ricetta per utilizzare gli ultimi cavoli e fare un piatto originale e gustoso. Incavolatevi dunque...ma in cucina.
Mezzelune
incavolate nere!
Eh sì, c’è un ambito in cui la libertà
interpretativa è quasi un obbligo, in cui le variazioni sul tema abbondano e si
sprecano, dove perfino “l’operatrice” più improbabile (come la sottoscritta) si
avventura in esperimenti e rivisitazioni. Come dite? quale? Ma la cucina! il va
sans dire…
Ed è proprio questo che vi propongo oggi, il remake
di un primo piatto che risultava eccessivamente delicato (nella sua versione
originale e per me, ovviamente) in modo da dargli più corpo e personalità in
accordo con l’ingrediente dominante: il cavolo nero, di per sé noto come re di
zuppe e crostoni piuttosto rustici anzichenò.
Veniamo alla ricetta dunque e mi raccomando, non fatevi
spaventare dal numero delle righe che seguono perché, in realtà, ci vuole più
tempo per scriverla che per realizzarla: non più di un’ora se vi organizzerete
bene.
Cominciamo dagli ingredienti:
2 mazzetti di cavolo nero
2 scalogni non troppo piccoli
2 spicchi d’aglio
2 uova
1 limone non trattato
220 gr di farina bianca 00
80 gr di semola di grano duro
4 cucchiai di semi di canapa
1 cucchiaio colmo di semi di papavero
1 ciuffetto di erba cipollina fresca oppure 1
cucchiaio di quella essiccata
Peperoncino in polvere
120 gr di Philadelphia light
2 cucchiai colmi di grana grattugiato
Ricotta salata stagionata da grattugiare
Olio extravergine d’oliva (di frantoio se possibile)
Acqua, sale (provate quello rosa) e pepe quanto
basta.
Una pentola alta e una padella ampia.
Con
il frullatore o il minipimer, o quella diavoleria che siete solite usare per triturare
gli ingredienti, riducete in polvere fine i semi di canapa lavorandoli assieme
alla semola di grano duro e infine aggiungeteli alla farina bianca disposta a
fontana sulla spianatoia.
Spaccate due uova nel piccolo cratere, salate leggermente e iniziate a impastare con
le dita allentando il composto con un po’ d’acqua, non ne occorrerà più di una
tazzina da caffè ma regolatevi in modo da ottenere un impasto liscio, elastico
ed omogeneo. Sulle prime, a causa della semola e della canapa, la vostra palla
avrà un aspetto asciutto e tenderà a sbriciolarsi ma non cedete alla tentazione
di aggiungere ulteriori liquidi e insistete a impastare finché avrete la meglio
e la pasta assumerà la consistenza e l’aspetto consueti. Avvolgetela nella pellicola perché non si
asciughi e mettetela da parte (anche in frigo se preferite).
In una scodella preparate ora il ripieno lavorando i
formaggi (Philadelphia e grana grattugiato) con i semi di papavero, sale e pepe
q.b. e la scorza grattugiata del limone.
Stendete quindi la pasta col mattarello, sottile ma
non troppo altrimenti si romperà, e ricavatene dei cerchi con un coppa pasta. A
questo punto ponete un pizzicotto di ripieno al centro di ogni cerchio e
ripiegateli tutti a metà premendo con le dita per far ben aderire i bordi che
ripasserete con le punte dei rebbi di una forchetta per decorare e rinforzare
ulteriormente la tenuta della chiusura.
Le mezzelune sono pronte per essere cotte.
Preparate
ora la vellutata di cavolo nero che fungerà da letto e condimento per la pasta.
Le foglie dovranno essere spiccate, lavate accuratamente e private della costola centrale chiara (operazione che risulterà più semplice se le straccerete con le mani, dalla base verso la punta, come si strappa un foglio di carta) e infine scottatele per 6/7 minuti in abbondante acqua bollente salata.
Le foglie dovranno essere spiccate, lavate accuratamente e private della costola centrale chiara (operazione che risulterà più semplice se le straccerete con le mani, dalla base verso la punta, come si strappa un foglio di carta) e infine scottatele per 6/7 minuti in abbondante acqua bollente salata.
Nel
frattempo versate 3 cucchiai d’olio nella padella dove, a fuoco moderato, farete
imbiondire gli scalogni, l’aglio e l’erba cipollina tritati grossolanamente e
un’idea di peperoncino.
Trascorsi
che saranno gli 8 minuti ripescate le foglie di cavolo con una schiumarola trasferendole direttamente
nella padella dove le lascerete insaporire per un paio di minuti assieme agli
altri aromi.
Passaggio
importantissimo: non buttate via l’acqua di cottura del cavolo perché
servirà per cuocere le mezzelune che così acquisteranno sapore. Se la quantità
vi sembrerà insufficiente aggiungete un po’ di acqua già calda e riportate ad
ebollizione.
Mentre
le mezzelune cuociono allegramente nel loro brodetto trasferite il contenuto
della padella (cavolo nero, olio, aglio, scalogni ed erba cipollina) in un
contenitore adeguato e frullate il tutto fino ad ottenere una vellutata
soffice, spumosa e verdissima che disporrete sul fondo del piatto.
Disponete
su questo letto le mezzelune, cospargetele di abbondante ricotta stagionata
grattugiata al momento e... fatemi sapere se vi sono piaciute.
Buon
appetito!
Francesca
Montomoli
Vi è piaciuta la ricetta? Bene, io e Francesca siamo presenti con due bei racconti sull'antologia in uscita il 18 marzo per Watson edizioni " Uno sputo di cielo. 27 racconti senza paracadute" curata dallo scrittore Carlo Deffenu.
Acquistandola sosterrete l'orfanotrofio di Betlemme. Sarà in tutte le librerie, anche on line. Grazie.
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Piaciuto, curiosa di leggervi!
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