INTERVISTA
Stasera facciamo
irruzione nella camera da letto di Ambretta Centofanti autore del libro “I
racconti fantasiosi di Ambretta”, Edizioni
Il Villaggio Ribelle di David and Matthaus, anno 2015.
Io ho letto i racconti, me li sono gustati quando volevo rilassarmi. Le favole anche se consigliate fino agli 8 anni, non sono solo per bambini. Lo stile delicato di Ambretta rende il libro adattissimo ad un regalo per bambini, ma le storie narrate sono sopratutto incanto, divertimento e serenità per adulti.
Breve
sinossi
I racconti fantasiosi
di Ambretta è una raccolta di quindici brevi storie per i più piccoli, di
quelle che si raccontano prima di andare a dormire e accompagnano per tutta la
notte i sogni di chi le ascolta. Ogni storia raccontata da Ambretta ha il
sapore della semplicità e della fantasia infantili, con uno stile scorrevole e
personaggi originali.
Per prima cosa vorrei
chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe
a letto tardi, o presto? si sveglierebbe
all’ora di pranzo o all’alba?
Non
amo dormire molto, anche perché non ci sono abituata. Mia madre “mattutina” non
consentiva che io e mia sorella ci svegliassimo a tarda mattinata, soprattutto
nella bella stagione. Diceva che le ore
del mattino hanno “l'oro in bocca” e lei non voleva allevare delle “poltrone”. Ricordo
che accendeva la radio ad alto volume oppure si metteva a cantare a voce
spiegata e, non contenta, apriva anche le finestre. Non nascondo che la cosa mi disturbava molto!
Ho iniziato a lavorare che era molto giovane. Ho fatto la pendolare per ben trentasette
anni alzandomi alle cinque del mattino. Ho goduto dei colori tenui e
affascinanti di tante “albe” ma... “l'oro delle ore mattitutine”, di cui
parlava mia madre, non l'ho mai assaporato. Ora che sono in pensione potrei
crogiolarmi un po' di più nel letto ma le abitudini non si cambiano tanto
facilmente! Poi mi verrebbero in mente gli insegnamenti di mia madre e avrei i
sensi di colpa; mi sentirei una “poltrona”. Cerco di recuperare la sera andando
a letto presto.
Che tenuta notturna
preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose
addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte?
Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
D'estate
amo indossare comode e fresche camicie da notte. D'inverno invece, poiché sono molto
freddolosa, prediligo caldi pigiami in pail. I piedi sono protetti da
calzettoni adatti anche per andare a sciare.
Il letto è adeguatamente rifatto con lenzuola di flanella, una coperta
di pura lana vergine e un piumone imbottito di
vere piume d'oca. Evidentemente la mia temperatura corporea ha bisogno
di stare sotto quelle coltri calde.
Abito in campagna, in una grande casa isolata dalle altre dove l'inverno
si fa sentire con tutti i suoi rigori e il calore si disperde facilmente. Un
indumento che esce dal mio schema e che ho comperato quando ero “giovinetta” è
un baby doll. Un indumento da notte che andava tanto di moda negli anni
sessanta. Non ho avuto mai il coraggio d'indossarlo. Mi sentivo frivola e fuori
luogo con tutti quei veli e trine addosso. E' riposto nel cassetto tra i miei
ricordi di gioventù. E' diventato ormai un pezzo d'antiquariato.
Potendo avere una casa
grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto
singolo o matrimoniale?
La
mia camera da letto è situata ad est della casa; l'ho scelta perchè amo ricevere i primi raggi
del sole ed anche perché affaccia sul terreno del mio vicino dove troneggia una
meravigliosa quercia secolare. La sera, quando chiudo le imposte, non posso
fare a meno di gettare lo sguardo verso quel gigante verde che mi guarda muto e
mi dà tanta serenità. Amo dormire in un
letto grande ove muovermi a piacimento.
Cosa fa prima di
dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv, stare al portatile con gli amici, mangiare
cioccolatini, pregare, ecc…)
Una
volta entrata nel letto, guardo la TV, a volte leggo e spesso prego. Per
addormentarmi penso al tempo passato. Vado a scovare tra i ricordi soltanto le
cose che mi hanno recato gioia. Tutte le altre cerco di scacciarle.
Comodino piccolo o
gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
Sul
comodino, che è abbastanza grande, ho un'immagine sacra, il rosario e qualche
libro.
Le capita di alzarsi di
notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si
rilassa leggendo e riprende a dormire, o
cosa?
Mi
capita molto spesso di alzarmi di notte e, quando succede, non mi sento per
nulla riposata. Per riprendere sonno, leggo o
penso. Molto spesso è di notte che mi vengono gli spunti per i miei
racconti e le mie fiabe. Ho sempre un
quaderno e una penna a portata di mano dove appunto le idee che poi elaboro di
giorno.
Le capita di sognare?
Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
Sogno
spesso. Molte volte sono incubi. Precipito da dirupi di alte montagne e
volteggio nel vuoto o, ancora peggio, annaspo in mare aperto. Per una come me,
che non sa nuotare, è un vero incubo! In genere sogno a colori; qualche volta in bianco e nero. Mi capita persino di parlare speditamente
lingue straniere con persone sconosciute
e divertenti. Quante ricche risate ci facciamo!
Ha mai sognato la trama
di un romanzo che poi ha scritto?
Una
notte ho sognato una farfalla dalle ali blù che svolazzava in un bosco dove
c'erano scarabei, coleotteri e gnomi. E' così che è nato il racconto - non ancora edito - “Regina Blù e gli
abitanti del bosco incantato”
Come è nato il suo
ultimo romanzo? Ricorda lo spunto?
Vagando
con la fantasia, osservando la natura ed esternando tutta la mia sensibilità.
Lo consiglierebbe ai
nostri lettori da leggere prima di dormire? Secondo lei che reazione avrebbe un
lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere
tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fan?
Consiglio
caldamente alle mamme di leggerlo ai loro bambini ma, sono certa, che anche
loro ne trarrebbero beneficio. Credo che
avrebbero “l'effetto ciliegia”: uno tirerebbe l'altro.
Al risveglio fa sempre
colazione? Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o al bar?
Al
risveglio faccio sempre colazione con latte e caffè e qualche fetta biscottata
con un velo di marmellata. Ora che sono in pensione la colazione la faccio a
casa. Quando lavoravo a Roma invece, mi
piaceva tanto farla al bar in compagnia di qualche cara collega. Spesso
andavamo da “Giolitti” o “Alla Tazza d'oro” vicino al Pantheon. Ci coccolavamo
con un buon cappuccino ed un cornetto con la nutella o il miele. Mi sembra
ancora di sentire la fragranza del caffè appena macinato! Il tintinnio dei
bicchieri e delle tazze, il chiacchiericcio della gente che, ancora un po'
assonnata, cercava di inziare bene la giornata fra tutte quelle leccornie.
Mi regalerebbe una frase del suo romanzo per iniziare la
giornata e una su cui sognare stanotte?
Grazie per avermi
concesso un’intervista così intima.
La frase che vorrei
regalare è: “La canna di bambù che
diventa un piffero magico tanto la fantasia vola lontano” tratta dal racconto
“Due personaggi magici e senza tempo”
dove, anche le cose semplici, come la canna di bambù, se la fantasia e
l'immaginazione mettono le ali, può
diventare un piffero magico e farci sognare perchè i sogni sono u n toccasana
per la mente. Non fa niente se poi non si realizzano! L'evasione dalla realtà,
a mio avviso, non svanisce del tutto ma lascia una benefica traccia nei nostri
cuori, perché si ha la consapevolezza di poter “spiccare il volo” e fare viaggi
meravigliosi dove e quando si vuole e che non costano niente.
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CONSIGLIATO ***** 5 stelle
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