Oggi vorrei parlarvi di un
argomento molto di moda in questi ultimi anni: le candele profumate. E in
genere i profumi per la casa.
Le distinguerò da quelle
senza profumo, che donano una luce soffusa, per approfondire il valore
simbolico del fuoco e della luce in
vista delle tante decorazioni che faremo per allestire gli ambienti nel periodo
invernale.
Questa settimana mi concentro
su l’odore di una casa, e quindi su
candele, incensi e profumi. Questi ultimi, spray o dotati di diffusori
autonomi, hanno avuto un vero boom.
Io non li amo molto in
realtà: l’odore è il primo biglietto da visita di
una casa. E normalmente preferisco
l’odore di pulito, lavanda e agrumi, aria fresca e sole, che spesso hanno gli ambienti spaziosi, e non
sovraccarichi di oggetti. Però posso comprendere il desiderio di personalizzare
il proprio spazio e dargli una connotazione ricercata.
I profumi, infatti, hanno una forte valenza intima, quella dell'olfatto,
“l'unica
percezione sensoriale non mediata dalla coscienza, che si trasmette
direttamente alla parte più arcaica del cervello”, spiega la psicoterapeuta Caterina Vignoli. Quindi hanno il
potere di evocare in noi, immagini e ricordi, sensazioni di benessere o
malessere. È noto che un mazzetto di lavanda sotto il cuscino rilassi e induca
al sonno, i legni odorosi come il sandalo, ci regalino un’atmosfera sexy. Non
bisognerebbe quindi sbagliare nel
distribuire profumi.
Normalmente gli odori forti andrebbero
evitati nelle camere da letto, per non disturbare il sonno, mentre regalano
energia in soggiorno. Anche in cucina meglio non usare odori che ci possano
influenzare nella preparazione del cibo: è risaputo che si cucina anche con il
naso.
Concludo dicendo che la mania di profumare la casa è sempre
esistita, pensiamo alle piante o i mazzi
di fiori recisi che si usavano negli anni passati, però meglio non esagerare.
Chi, in casa, abbonda con i profumi tende in realtà a
nascondere qualcosa di sé, qualcosa che gli crea disagio.
È giusto invece lasciare
che la casa respiri, che si
crei un suo odore, che poi è un po’ il nostro, che assorba anche altri profumi ( quello dei legni, dei tessuti,
degli umani, del posto, del pulito, e della circolazione libera dell’aria) e
non solo quelli artificiali, che, se usati in modo eccessivo, finiscono per
cancellarne e nascondere la vera identità.
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