venerdì 19 ottobre 2012

50 SFUMATURE di AUTORI



Non vorrei scrivere questo articolo, perché involontariamente pubblicizza l'ormai nota trilogia pornorosa, contro la quale tra l'altro non posso schierarmi, se non per il fatto che si pubblicano solo stranieri tradotti senza cercare in casa propria, ma devo mettervi al corrente di una cosa che mi ha fatto riflettere.  Ieri girando tra le corsie di un discount, non un grande supermercato con settore libri, proprio un discount, mi sono imbattuta in un bell'espositore da libreria (quelli cartonati che mette a disposizione l'editore per intenderci) ben posizionato e visibile, nel punto più frequentato, pieno zeppo di tutta la trilogia.
Come, ho detto fra me, questa ha già venduto milioni di copie e ora la  mettono pure qui? Era necessario?
Certo, anche la casalinga meno chic, tanto il libro non è impegnativo, quella che non mette mai un piede in libreria,  ammesso che  sappia di cosa si tratta, ha il diritto di acquistarlo tra un detersivo e uno shampoo. Magari le si apre un mondo diverso, però mi chiedo: come fanno i piccoli o anche medi, o comunque bravi autori a vendere un numero decente di copie quando il loro libro staziona si e no un mese in libreria, spesso soffocato da altri, senza evidenza e senza un minimo di pubblicità? Che pubblichiamo a fare? Per prendere una boccata d'aria, fare alcune presentazioni con amici e poi? Ormai gli editori vanno avanti a colpi di bordata, conquistando terreni inesplorati e portando  solo pochi romanzi direttamente nel carrello dei lettori. Ripenso ai miei amici, preoccupati di trovare editori seri, che si battono per 500 copie e sono bravi, ripenso ai sogni e alle preoccupazioni per i contratti,  o alla speranza o alla felicità di vedere il libro sullo scaffale di una grossa libreria;
Anche  ieri ho ripensato a tutto questo davanti all'espositore di 50 sfumature messo al discount, e mi è salita una grande sfumatura grigia: di rabbia. Ci manca solo che  oggi me lo trovi al centro fai da te, 'sto libro, ma forse  il centro fai da te è veramente il più adatto. In fondo il libro stimola. le riflessioni, che avevate capito?

3 commenti:

  1. L'altro giorno sono stato testimone involontario di una discussione tra un rappresentante e un libraio. Il libraio si lamentava della valanga di libri a prezzo stracciato 9,90 euro ecc...che poi vengono ridotti con promozioni di sconto del 15 %..."Ma io per cosa lavoro, ormai? E anche Mondadori...cos'è diventata? E la Garzanti? Prima era una casa seria. Qui siamo alla deriva totale." E il rappresentante: "Ormai conta solo vendere...un po' come se si trattasse di pomodori in scatola. Tutto qui. Solo le piccole case fanno un discorso di qualità e vengono puntualmente soffocate."
    Allora sono intervenuto io: "Perché non mettere più in luce le piccole-medie case editrici allora? C'è bisogno di mettermi davanti, appena entro, la pila della sfumature di grigio e il nuovo romanzo (sembra pessimo) di Paolo Giordano?".
    Ho buttato un cerino acceso sulla paglia...ehehehhehe
    carlo s. deffenu

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  2. P.S. - carissima...perché non elimini il fastidioso codice di controllo tutte le volte che si scrive un commento? Giuro...non sono un robot.
    P.S.2 - perchè non inserisci dalle impostazioni la possibilità che possa commentare anche un anonimo? Almeno si velocizza il tutto senza perdere tempo. Ti puoi lasciare l'opzione di filtrare tu i commenti e decidere se pubblciarli. :-)
    Sono un pigrone...lo so.

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