Salve truppa di lettori scrittori sopralerighe,
sono tornata da una pseudovacanza fatta solo di fatica, caldo , zanzare, vediamoci da me e da te , da loro. Tutti portano qualcosa , e io cucino tutti i santi pomeriggi qualcosa di speciale peggio che a casa...
Meglio il caldo secco della mia stanzetta tra i meloni dell'ultimo raccolto, o il fresco del mattino alla tastiera, mi concentro e scrivo, anzi non mi concentro proprio, visto quello che scrivo. Comunque sto meglio a casa!
Non voletemene amici marini, ma tra tutte le cene, cucinate e inevitabilmente pappate, mi avete fatto bollire, ingrassare, stancare, e ora ho pure i sensi di colpa.
Non mi potevo tappare la bocca?
Naaaaaaaaaa...
Quella si offende e il marito mi fotografa grassa come un maiale, insieme al porceddu! Uff!
Vabbè, anche questa estate è quasi finita, anche se farà caldo ancora per molto. Sia politicamente che metereologicamente. Gli italiani sfogano col sesso le fregature della manovra: quello ancora non è tassato. Ed esultano: vedranno le partite, hanno tolto il contributo di solidarietà ai calciatori, finito lo sciopero! Ci si pagheranno una notte in più di champagne e discoteca. Mentre io penso che sono andata in vacanza, condannata a cucinare tutte le sere per andare da me , da te, da loro, bevendo al massimo il chinotto e la birra, che fanno tanto vintage.
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