sabato 31 dicembre 2016

SOTTO L'ALBERO di NATALE con PAULINA B. LAWRENCE, autrice de " SETTE GELSOMINI " YouFeel Rizzoli, 2016


con Paulina B. Lawrence


PAULINA B. LAWRENCE
SETTE GELSOMINI
 YouFeel Rizzoli
2016
Breve sinossi a cura dell’autrice
 Ci sono anime che il destino ha legato per sempre. Anime il cui amore può superare ogni ostacolo. Jasmine si è appena trasferita a Seaville nella casa sulla spiaggia ereditata dai nonni, quando una mattina ritrova sul fondo del mare quello che ha tutta l’aria di essere un antico pegno d’amore: un medaglione d’argento che porta incisi sette gelsomini intrecciati. Di lì a poco Jasmine scopre altri gioielli con il medesimo motivo floreale esposti nella vetrina di un negozio della città. L’indagine sulla storia e la provenienza del medaglione porta Jasmine a conoscere Joe, un uomo tanto enigmatico quanto affascinante. Tra i due si fa sentire fin da subito un’attrazione fortissima, quella fuori dal comune: ancestrale, carnale, prepotente. Ciò che ancora Jasmine e Joe non sanno è che i loro destini sono uniti da una mano invisibile che si muove attraverso i secoli: tra sogni rivelatori, misteriosi echi di un passato stranamente famigliare, eventi che si legano al ciondolo con incisi i sette gelsomini, la crescente attrazione che li unisce troverà un nuovo e profondo significato.


1)      Come è il tuo rapporto con il Natale? A me il Natale piace soprattutto come scusa per festeggiare e addobbare casa, ne sento ancora la magia e l’atmosfera, anche se ritengo che negli ultimi anni in realtà come festività religiosa abbia perso di senso, e sia rimasta più che altro una festività social-commerciale, sia in senso buono che in senso cattivo.
2)      Presepe o albero, perché? Albero, perché sono italo-america, e perchè…mi piace di più. Non c’è mai stato il presepe a casa dei miei quando ero bambina…sempre e solo l’albero di Natale. Ho amici presepisti, e non li capisco…
3)      Cosa ne pensi di Babbo Natale? Ci credi ancora? Quando hai smesso di crederci e perché? Raccontaci un aneddoto natalizio. Dai, credere a Babbo Natale… sarebbe bello…ma siamo adulti…So perfettamente che non esiste, ma la magia della slitta trainata dalle renne la percepisco in ogni caso…Comunque, ti faccio ridere: fino a 16 anni avevo paura della Befana…Credevo sia a Babbo Natale che alla Befana, ma di quest’ultima avevo paura, temevo di incontrarla di notte se mi fossi alzata per fare pipì, così me la trattenevo fino a mattina...
4)      Ami fare i regali? O ricevere regali? Che tipo di regali?Preferisci la sorpresa o suggerisci a qualcuno i tuoi desideri? Mi piacciono i regali, se fatti con il cuore, sia quelli dati che quelli ricevuti. Preferisco le sorprese, però che rispecchino i gusti di chi riceve i regali…soprattutto se quella che riceve sono io!
5)      Ami ricevere libri o preferisci comprarteli? Hai mai ricevuto un libro che non sei riuscito a leggere? E perché? O uno che invece è stata una vera bella sorpresa inaspettata? Leggo solo quello che scelgo io. Tassativo. Mi hanno regalato libri in passato, li ho anche letti, ma non è la stessa cosa. Un libro è come un vestito da indossare, ti deve calzare a pennello prima di decidere di leggerlo…
6)      Come si intitola il romanzo che hai scritto e vorresti consigliare come regalo di Natale? Il mio romance si intitola Sette Gelsomini. Lo consiglierei perché è un romance un po' fuori dai canoni: non c’è la solita tipologia di trama, non contiene banalità. Sette Gelsomini è un romance erotico-esoterico che ti porta in un mondo dove il sovrannaturale diventa reale, e che ti fa vivere una doppia storia d’amore profondo, ancestrale, indistruttibile, e sensualissimo. Non posso svelare di più!
7)       Cosa ha di particolare il tuo romanzo per finire sotto l’albero di Natale? A chi è adatto? Di particolare, come dicevo sopra, ha quasi tutto: all’erotismo si lega insolitamente l’esoterismo, che potete ritrovare nelle ricorrenze occulte e meno occulte del numero sette. Anche le mie scene erotiche sono comunque diverse dai soliti clichè, non c’è pesantezza non c’è volgarità, sono adatte ad un pubblico adulto ma sono gradite anche dalle persone più sensibili. E’ letto con piacere sia dagli uomini che dalle donne. In due parole, come ho scritto nella mia pagina Facebook: Se leggete Sette Gelsomini solo come un romanzo d'amore vi piacerà e vi farà sentire bene; se lo leggete come romanzo erotico, la vostra percezione del corpo e del sesso si arricchiranno; se poi vi dedicate anche alla lettura della vena esoterica e provate a trovare tutte le occorrenze del numero sette nel romanzo, sia quelle esplicite che quelle mascherate, allora andrete ben oltre la lettura superficiale e vi divertirete pure.
8)      Ti è piaciuto scriverlo? Da dove nasce la storia? Mi è piaciuto un mondo scriverlo. La storia ce l’avevo già confezionata dentro di me, ma non lo sapevo neanche io…Tutto è nato per gioco, avevo deciso che volevo provare a scrivere un romance per mandarlo ad un editore, ed avevo scelto Rizzoli. Non avevo mai scritto romance prima, anche se scrivo da quando ho tenuto la prima penna in mano…però scrivo d’altro. Mi era venuta voglia di confrontarmi con un genere che non avevo mai trattato, per mettermi alla prova. Alla fine mi è piaciuto talmente tanto scriverlo che ne ho già iniziati altri due, e Sette Gelsomini è piaciuto tanto anche alla Rizzoli che ha deciso di pubblicarmelo nella collana YouFeel.
9)      Ci doni un piccolo estratto o l’incipit che ci lasci la voglia di leggere? Certo! Con piacere, ti lascio un estratto del primo capitolo: […]Era entrata in possesso di un ciondolo d’argento, di fattura antica, adesso un po’ incrostato, ma dopotutto ancora in buone condizioni: un medaglione ovale appeso a una catenina anch’essa d’argento, o almeno così le sembrava.
Si capiva che avrebbe potuto aprirsi, ma le due facciate dell’ovale erano leggermente schiacciate e questo le rendeva un po’ resistenti. Su una delle due era inciso un motivo: un gelsomino centrale, contornato da altri sei, in tutto sette gelsomini intrecciati.
Jasmine ebbe un brivido che le fece per un momento dimenticare l’estate bollente e la nuotata di pochi minuti prima: sette gelsomini, e le sei chiamava Jasmine, Gelsomina. Che coincidenza, pensò. Era proprio lì per me, questo gioiello bellissimo. Più lo guardava e più le sembrava bello. Di manifattura delicata, molto femminile, non avrebbe saputo dire perché, ma le sembrava creato e inciso da una mano innamorata.
Chissà cosa conteneva. Nella remota ipotesi che ci fossero state dentro delle foto, ormai sarebbero state sicuramente rovinate dal tempo o dall’acqua di mare che forse vi era penetrata. Se non foto, magari voti d’amore, chissà.
Stringendo il ciondolo tra le mani, si ricordò all’improvviso di essere ancora nuda, anche perché sentiva di non essere più sola, come se ci fosse qualcuno a osservarla.
Sollevò lo sguardo e lo vide per la prima volta.[…]
10)  Una volta scartato, aperto e ammirato con soddisfazione il tuo libro, con cosa lo accompagneresti? Cioccolata calda o the? Caffè o camomilla? Biscotti o torta? Panettone o Pandoro? Uhm, direi torta al cioccolato e peperoncino, e una tazza di te alla vaniglia!




Volete sapere di più su questa autrice misteriosa?
Mi chiamo Paulina B. Lawrence, ho 43 anni, sono italo-americana, mangio vegetariano e vivo inella splendida Sardegna già da alcuni anni. Laureata in letteratura, sono da sempre appassionata di scrittura creativa. Mi piace scrivere romanzi erotici che si distacchino dai cliché di genere a cui siamo abituati…
Fondamentalmente scrivo d'amore per ispirare le persone ad amarsi...oltre al piacere narrativo, desidero che i miei lettori trovino, o ritrovino, grazie alle mie parole scritte, la voglia di fare l'amore.
C’è bisogno di storie d'amore vero, di amori che durino, che siano profondi…in questi tempi confusi e veloci, credo che ci sia bisogno di esempi positivi sull’amore, e io voglio essere parte di una corrente narrativa in cui gli intrecci amorosi ed erotici sfocino, seppur dopo mille intrighi e intrecci vari, in qualcosa di positivo, che dia un senso alla vita ampliandola, arricchendola, producendo un senso di soddisfazione a tutti i livelli.


venerdì 30 dicembre 2016

SOTTO L'ALBERO di NATALE con VANESSA NAVICELLI autrice de "Mina e il Guardalacrime"

con Vanessa Navicelli 
e una fiaba 



MINA E IL GUARDALACRIME
    VANESSA NAVICELLI
               Autrice indipendente  Dicembre 2016

                                         Link per acquisto Amazon:  http://tinyurl.com/zke7p4f

Breve sinossi a cura dell'autrice:

Avete mai pensato al valore di una lacrima? Forse è ora di cominciare…
Mina è una piccola lacrima in fuga, perché stanca di portare solo dolore a tutti quelli che incontra.
In cerca di una pozzanghera in cui buttarsi, inizia una storia di viaggio e di scoperta, durante la quale farà incontri strabilianti e bizzarri!
Intanto, il saggio Guardalacrime, esclamando “perbacco, mi metterà nei guai!”, inizia la sua ricerca e… La ritroverà?
Una storia che affronta il tema delle emozioni  e che ci ricorda quanto sia importante non fermarsi alle apparenze. Imparare ad apprezzare se stessi e i propri talenti. Confidarsi con chi ci vuol bene.
Mina e il Guardalacrime inaugura la collana delle Fiabe Bonbon. Fiabe “buone”, di nome e di fatto. Piccole e dolci come i bonbon.
Magia, poesia e tenerezza (a volte un pizzico di umorismo) sono le caratteristiche di queste storie, che possono far leva anche su lettori più adulti.  
Dai 4 anni. E per tutti quelli che hanno un cuore aperto alla magia.
Accompagnata da 8 tavole a colori illustrate a mano e illustrazioni a computer.



1)      Come è il tuo rapporto con il Natale?

Io ADORO il Natale! [So che non è bene abusare del maiuscolo, ma in questo caso era indispensabile.] Sono una specie di elfo festoso. E non è perché io abbia figli piccoli o fratellini… insomma, bambini strettamente attorno. No, no. Nessun bambino a parte quello che è in me.
Mi piace tutto del Natale. Il clima che si respira, la voglia di stare assieme, gli addobbi (nelle case e per le strade), le luci, le musiche, i libri, i film, la neve quando c’è... Tutto.
Amo talmente tanto il clima natalizio che tengo in casa gli addobbi di Natale tutto l’anno. Sì, sì, hai capito bene. Se vieni a trovarmi a luglio, trovi i festoni rossi, Babbi Natale, fiocchi di neve luccicanti di varie dimensioni, pupazzi di neve decorativi, angioletti, alberello e peluche vari che cantano e ballano, boule de neige, ghirlande e le luci dorate intermittenti.
Piccolo aneddoto. Le luci me le ha messe, in tutto il soggiorno, un mio carissimo e paziente amico, qualche anno fa a… ad agosto. Io avevo preparato anche le musiche di Natale, per creare la giusta atmosfera. Ma lui mi ha guardato e, indicando il termometro che in casa segnava tipo 28 gradi, mi ha detto: “Spegni ’sta musica o me ne vado in un nanosecondo!”
Lo so che a molti il Natale pesa e non vedono l’ora che passi, perché si sentono costretti a tutta una serie di rituali che la società impone (ad esempio le infinite cene aziendali o quelle con parenti lontanissimi che nemmeno sopporti, e i regali a persone a cui senti di doverli fare solo per obbligo, non per piacere). Ecco, per me non funziona così. Non dovrebbe funzionare così per nessuno! Il Natale è una festa da dedicare alle persone a cui vuoi bene, con cui stai bene sul serio. Tutto il resto è fuffa. Se faccio regali, se faccio auguri, se vedo amici… è perché sento la gioia del farlo.

2)      Presepe o albero, perché?
Da piccola, entrambi. Sono cresciuta in collina e mio padre, quand’era il momento, andava a prendermi il muschio per il presepe. Poi lo facevo con mia mamma (che aveva/ha decisamente più pazienza). L’albero lo facevamo subito dopo. Enorme, addobbatissimo. E finite le Feste lo piantavamo in giardino (infatti, più che un giardino, i miei ora hanno un piccolo boschetto davanti casa).
Adesso che vivo in un appartamento in città, non ho lo stesso spazio e ho dovuto cambiare tradizioni. Come dicevo all’inizio, addobbo tutta la casa più che posso, ma non ho più lo spazio per un albero che arrivi al soffitto…

3)      Cosa ne pensi di Babbo Natale? Ci credi ancora? Quando hai smesso di crederci e perché? Raccontaci un aneddoto natalizio
Caspita, ho anche un grembiule rosso con pettorina e la scritta: “Credo in Babbo Natale!” E ogni volta che rivedo “Miracolo nella 34ª strada”, mi vien voglia di affacciarmi al balcone e gridarlo.
Sinceramente, penso di crederci più oggi di quand’ero bambina. Forse oggi che sono adulta… ho più bisogno di crederci.
Un aneddoto? Be’, più che un aneddoto è un ricordo molto forte. I miei Natali da bambina hanno tutti il sapore degli agnolotti, del sugo e della gallina in brodo preparati in casa da mia nonna e dalla mia prozia, che abitavano con noi. Oggi loro due non ci sono più e il senso vero di quei sapori se n’è andato con loro.

4)      Ami fare i regali? O ricevere regali? Che tipo di regali? Preferisci la sorpresa o suggerisci a qualcuno i tuoi desideri?
Mi piacciono i regali che comunicano affetto. Che fanno capire che sono stati pensati davvero per te. Quand’ero più piccola, davo suggerimenti e anche molto chiari; ora no, la sorpresa va benissimo.

5)      Ami ricevere libri o preferisci comprarteli? Hai mai ricevuto un libro che non sei riuscito a leggere? E perché? O uno che invece è stata una vera bella sorpresa inaspettata?
Un regalo che mi viene dato con affetto mi rende sempre e comunque felice. Non c’è una tipologia che escludo a priori. Quindi sì, anche i libri vanno bene.
Libri che non sono riuscita a leggere ce ne sono, certo. Ma siccome si tratta di autori viventi e siccome siamo sotto Natale… ecco, magari non dico i nomi!
Un libro che invece mi è stato regalato ed è stato una bella sorpresa (perché non lo conoscevo) è “Il Vangelo secondo Biff, amico d’infanzia di Gesù”, romanzo di Christopher Moore. Arguto, umoristico, originale, molto ben scritto. 

6)      Come si intitola il romanzo che hai scritto e vorresti consigliare come regalo di Natale?
È una fiaba illustrata e s’intitola “Mina e il Guardalacrime”. Per lettori dai 4 ai 100 anni.
Inaugura una nuova collana: la collana delle Fiabe Bonbon.

7)       Cosa ha di particolare il tuo romanzo per finire sotto l’albero di Natale? A chi è adatto?
Credo non ci sia niente di meglio per passare il Natale di una fiaba da leggere in famiglia.
È adatta sicuramente ai bambini. Ma anche agli adulti che hanno ancora un cuore aperto alla magia, che sanno sognare, che non hanno perso di vista la poesia e lo stupore del bambino che tutti, da qualche parte, abbiamo ancora dentro.

8)      Ti è piaciuto scriverlo? Da dove nasce la storia?
Dare un piccolo contributo al mondo delle fiabe mi rende felice. Amo davvero scrivere storie per bambini che possano piacere anche agli adulti.
In quanto alla nascita della storia… Io piango tantissimo. [Detto così, sembra quasi me ne voglia vantare. No, è solo una presa di coscienza della situazione.] Se sono felice, se sono triste, se sono arrabbiata. Se qualcuno è gentile, se qualcuno è sgarbato. Se leggo un bel libro, vedo un bel film, ascolto una bella musica. Se qualcuno mi racconta una bella storia. A volte penso che il motto del mio subconscio sia: “C’è sempre un buon motivo per piangere!”
Ovviamente (come si deduce anche dalle situazioni che ho elencato) ci sono vari tipi di pianto. Ce ne sono tantissimi, in effetti. Di dolore. Di commozione. Di felicità. Di rabbia. Di stanchezza. Di frustrazione. Tanti altri. E io li frequento tutti in abbondanza!
Quindi... forse era naturale che prima o poi scrivessi una fiaba su una lacrima.


9)      Ci doni un piccolo l’incipit che ci lasci la voglia di leggere?
La fiaba inizia con una breve filastrocca che dà poi il via alla storia. La filastrocca iniziale è questa:
Il Guardalacrime conta e ne manca una:
perbacco, questa sì è vera sfortuna!
Bisogna trovarla, ma dove sarà?
Triste e pensosa, nei guai finirà!
Basta parlare, seguiamo la storia.
E speriamo che tutto si risolva in gloria…


10)  Una volta scartato, aperto e ammirato con soddisfazione il tuo libro, con cosa lo accompagneresti? Cioccolata calda o the? Caffè o camomilla? Biscotti o torta? Panettone o Pandoro?
Una cioccolata calda ci sta sempre bene, specie se la si condivide con dei bambini. Io, poi, sono un’amante dei dolci in generale. Quindi direi sì a tutti quelli che hai citato: biscotti, torta, panettone e pandoro. Non tutti in un’unica volta, eh! Però, visto che le Feste natalizie son lunghe e si può tirare fino alla Befana…


Consiglio questa fiaba a chi vuole avvolgersi in un morbido tepore, e gustare un BON BON di parole

Vi è piaciuta l'intervista?
Ora conosciamo l'autrice

Vanessa Navicelli è cresciuta coi film neorealisti italiani, con le commedie e i musical americani, coi cartoni animati giapponesi, coi romanzi dell’Ottocento inglese e coi libri di Giovannino Guareschi. (Be’, sì… anche coi suoi genitori.) 
Crede nella gentilezza. E nell’umorismo. Forse è umoristico credere nella gentilezza.
Sottoscrive quello che diceva Frank Capra: “Con humour e affetto si favoriscono, a mio avviso, i buoni istinti. Sono un tonico per il mondo intero.” È convinta che dal bene nasce il bene. E le piace raccontarlo.
Dal 2014 ha iniziato la sua avventura come autrice indipendente, con la fiaba di pace Un sottomarino in paese (ebook e cartaceo, italiano e inglese). Il suo ultimo libro, appena uscito, è la fiaba illustrata Mina e il Guardalacrime.



LINK       www.vanessanavicelli.com




giovedì 29 dicembre 2016

SOTTO L'ALBERO di NATALE con DOROTEA DE SPIRITO autrice di FIRE, Noi siamo il fuoco, Fanucci Editore, 2016

con 
DOROTEA DE SPIRITO

FANUCCI Editore
Collana: Narrativa
Cartaceo: €14.90
E-Book: 1,99
Pagine: 304

Trama: In seguito a una guerra il mondo conosciuto è andato distrutto e la popolazione sopravvissuta si è rifugiata a Technè, una città tecnologicamente avanzata dove la vita ha un solo scopo: il mantenimento dell’ordine. Ma l’equilibrio e la pace esigono un caro prezzo: nella nuova società è vietata ogni forma d’arte e creatività, i sentimenti e le passioni sono negati perché capaci di offuscare le menti e indebolire il consenso, mentre i detrattori sono fatti sparire e accusati di Pazzia. Karis, la giovane figliastra del Guardiano la cui madre è scomparsa in circostanza misteriose, non accetta che il ricordo e i sentimenti siano perduti, la creatività imbrigliata e i giovani trattenuti come animali da ammansire. Così, quando a una festa clandestina incontra Sun, non negherà a sé stessa ciò che prova. Attraverso quel ragazzo dall’aspetto angelico ma circondato da un’aura misteriosa, Karis e i suoi amici presto inizieranno a scoprire che fuori le belle mura di Technè, e nel cuore stesso della città perfetta, si nasconde qualcosa di temibile e pericoloso...



1)      1) Come è il tuo rapporto con il Natale? Natale è bellissimo, è una festa meravigliosa e quest'anno lo sento di nuovo tanto e nella sua forma migliore: non vedo l'ora di tornare a casa e passare del tempo con la famiglia e gli amici, penso che in un mondo sempre più frenetico le belle tradizioni vadano riscoperte e protette perché ci concedono di fare cose magnifiche che dando per scontate rischiano di perdere
2) Presepe o albero, perché? Presepe e albero, e poi ghirlande, nastri, fiocchi, pupazzi ... le decorazioni sono una delle parti che preferisco, la casa deve vestire il suo abito natalizio! Ma ho avuto una bravissima maestra, a casa nostra le decorazioni natalizie occupano un'intera stanza
3) Cosa ne pensi di Babbo Natale? Ci credi ancora? Quando hai smesso di crederci e perché? Raccontaci un aneddoto natalizio. Bisogna credere a Babbo Natale orgogliosamente finché si è bambini, e dal momento che questo ha ben poco a che fare con l'età anagrafica ognuno é libero di dilatare questa fase quando preferisce. Ho tanti aneddoti divertenti o piacevoli, una volta da bambina ero in montagna e mi era stato detto che i regali sarebbero comparsi sotto l'albero del terrazzo, allora ho pensato bene di trascorrere la sera con gli occhi fissi su quell'albero senza distoglierli neanche un secondo, be’ i regali sono effettivamente comparsi in un secondo, è tutt'ora strano a pensarci
4)  Ami fare i regali? O ricevere regali? Che tipo di regali? Preferisci la sorpresa o suggerisci a qualcuno i tuoi desideri? Mi piace molto fare regali, penso di essere molto brava a sceglierli e trovarli; mi piace riceverli se sono ben pensati e per questo preferisco le sorprese
5) Ami ricevere libri o preferisci comprarteli? Hai mai ricevuto un libro che non sei riuscito a leggere? E perché? O uno che invece è stata una vera bella sorpresa inaspettata? Mi piace ricevere libri ma preferisco sceglierli da sola, spesso non sono riuscita a leggere libri regalati da altri ma spesso il mio papà ci ha preso in pieno.
6) Come si intitola il romanzo che hai scritto e vorresti consigliare come regalo di Natale? Consiglio il mio ultimo libro: Fire, noi siamo il fuoco, un bella storia avvincente ma profonda sull'importanza di custodire anima, coraggio, amore e ricordi in un mondo dove sembra che tutto questo sia vietato
7) Cosa ha di particolare il tuo romanzo per finire sotto l’albero di Natale? A chi è adatto? È una lettura adatta a tutti dai migliori lettori: i ragazzi, fino agli adulti, una storia dove perdere e ritrovare qualcosa di se stessi, sull'importanza dei ricordi e dell'essere giovani e un po' folli pur di rimanere se stessi, contro un mondo che cambiando vorrebbe annullarci
8) Ti è piaciuto scriverlo? Da dove nasce la storia?  Mi è piaciuto molto scriverlo e la sua elaborazione è durata quasi due anni fin da quando ho incontrato uno dei protagonisti (ma non vi dirò quale) e ho iniziato a ragionare sui simboli e sull'idea del fuoco come amore, furore, carattere e tutto quello che può opporsi a questa triste tendenza, già attuale, di un mondo che punta solo al progresso e allo sviluppo economico. Se anche voi ogni tanto avete temuto di perdere la vostra follia, il vostro fuoco che vi brucia dentro, qualunque esso sia, leggete questo libro 🙂
9) Ci doni un piccolo estratto che ci lasci la voglia di leggere?  "siamo diversi dai bambini che eravamo e siamo diversi dagli adulti che saremo, siamo pericolosi e bellissimi, non esiste niente come noi. Noi siamo l'eccesso, il dubbio, il dettaglio che impazzisce, la goccia che straborda. Noi non saremo sempre così, pochi istanti paragonati al tempo e alla vita intera, ma in quegli istanti bruciamo come la più viva fiamma. Noi siamo il fuoco"
10) Una volta scartato, aperto e ammirato con soddisfazione il tuo libro, con cosa lo accompagneresti? Cioccolata calda o the? Caffè o camomilla? Biscotti o torta? Panettone o Pandoro?  Direi il the, una bella tazza di the con zucchero o limone ... i lettori capiranno

Vi è piaciuta l'intervista, vi incuriosisce il libro? Ora è in e book a soli 1, 99 euro, fatevi un regalo con le mance di Natale. Io l'ho letto e l'ho trovato veramente originale, molto avvincente e capace di affrontare temi profondi con uno stile inconfondibile e poetico.

Breve biografia dell'autrice Dorotea De Spirito



Dorotea De Spirito è nata a Viterbo nel 1991. A sedici anni ha esordito con il romanzo bestseller Destinazione Tokio Hotel, pubblicato da Mondadori e tradotto in diversi Paesi, tra cui Francia, Germania, Slovenia, Lettonia, Turchia.  Sempre per Mondadori sono usciti anche i romanzi Angel, Dream e Devilish, che hanno venduto oltre 40.000 copie e conquistato un vasto pubblico. Con Fire. Noi siamo il fuoco, Dorotea De Spirito debutta nel catalogo Fanucci 2016



giovedì 22 dicembre 2016

SOTTO L'ALBERO di NATALE VEGANO con Barbara De Filippis e PASTICCERIA VEGANA senza glutine, Amazon 2016



con 
Barbara De Filippis

Pasticceria Vegana Senza Glutine  (saggio)

 Te lo saresti mai immaginato? (romanzo)

self published 2016 su Amazon sia ebook che cartacei


 Pasticceria Vegana Senza Glutine : Un raccolta di ricette dolci di tutti i tipi, dalle torte, ai biscotti, ai cupcake, ai dolci al cucchiaio, e fino ai dolci crudisti. Tutte le ricette sono vegane e senza glutine, facili da preparare e da mangiare! 

‘Te lo saresti mai immaginato?’ : Romanzo breve, inframmezzato di poesie, scritto nelle notti d’estate, che raccoglie gli echi di un paesaggio interiore dove, di giorno, ci sono bambini che giocano sull’erba, e, di notte, adulti che fanno l’amore.

LINK ad Amazon e Facebook

1)      Come è il tuo rapporto con il Natale? L’ho odiato per alcuni anni, a causa delle tradizioni familiari imposte, ma già da una decina d’anni o più ho ripreso ad amarlo. Adoro addobbare casa con le lucine colorate, mi piace fare regali, impacchettare, preparare dolci e bere cioccolata calda o vin brulé con famiglia e amici attorno ad un tavolo di giochi.
2)      Presepe o albero, perché? Albero, perché mi piace riempirlo di lucette, e di regali! Il presepe mi affascina ma lo trovo anche passato di moda…L’albero di natale decorato sarà anche un po' chic, ma è imperituro!
3)      Cosa ne pensi di Babbo Natale? Ci credi ancora? Quando hai smesso di crederci e perché? Raccontaci un aneddoto natalizio. Adoro Babbo Natale, adoro vedere i film di Natale dove c’è lui tra i personaggi, mi piacerebbe crederci ancora e sotto sotto ci credo un po’. Faccio di tutto perché mio figlio ci creda, gli ho anche detto che ho il numero di cellulare di Babbo Natale - perché adesso Babbo è moderno - e che per le richieste dei regali possiamo mandargli un sms ;) comunque la letterina l’ha voluta scrivere ugualmente, per sicurezza… ha 5 anni e già ad agosto voleva sapere quanti giorni mancavano a Natale :)
4)      Ami fare i regali? O ricevere regali? Che tipo di regali? Preferisci la sorpresa o suggerisci a qualcuno i tuoi desideri? Mi piacciono i regali, ma solo quelli spontanei, quelli per convenienza no. Non compro nulla se non trovo un regalo che mi ispira, al massimo regalo qualcosa fatto con le mie mani. E non mi piace ricevere nulla che non sia stato scelto con attenzione.
5)      Ami ricevere libri o preferisci comprarteli? Hai mai ricevuto un libro che non sei riuscito a leggere? E perché? O uno che invece è stata una vera bella sorpresa inaspettata? No no no… i libri li devo scegliere io, assolutamente…Comunque è anche vero che in passato conobbi Camilleri e i romanzi del Commissario Montalbano grazie ad un regalo, e fu così anche per Banana Yoshimoto. Ma ora che sono adulta confesso che preferisco sceglierli da me…
6)      Come si intitola il romanzo che hai scritto e vorresti consigliare come regalo di Natale? Vorrei consigliarvi due miei scritti: il romanzo breve ‘Te lo saresti mai immaginato?’ che è un’opera davvero particolare, un romanzo, inframmezzato da alcune brevi poesie, che narra di un luogo senza tempo e senza dove, in cui si ritrovano di giorno dei bambini a giocare, e di notte degli adulti ad amarsi. Vorrei poi consigliarvi anche un altro mio libro, a cui tengo molto, appena auto-pubblicato su Amazon dopo un lungo lavoro di trascrizione. Si intitola Pasticceria Vegana Senza Glutine, e contiene ricette di tutti i generi (torte, biscotti, muffin, cupcakes, tiramisù e altri dolci al cucchiaio, dolci crudisti) tutte accomunate dal fatto di non contenere ne derivati animali ne glutine, e di essere per questo motivo leggeri ed altamente digeribili, oltre che buoni! Le mie ricette sono adatte a tutti, sia agli onnivori, che ai vegani, ai celiaci, agli intolleranti al latte, ma anche a chi vuol perdere qualche kg senza rinunciare al dessert.
7)       Cosa ha di particolare il tuo romanzo per finire sotto l’albero di Natale? A chi è adatto? Il mio romanzo ‘Te lo saresti mai immaginato?’ è particolare perché pur essendo una sorta di anti-romanzo, ti tiene incollato a leggerlo fino alla fine. E’ breve, adatto per i giorni di relax, e ti trasporta in questo luogo interiore, in cui un po' tutti siamo già stati da bambini. E’ adatto agli adulti, più che altro perché contiene delle scene erotiche (soft) nella parte finale. Diciamo dai 18 in su. Il mio libro di Pasticceria Vegana cosa ha di particolare invece? Tutto! Non lo so se esiste un altro libro di dolci così, studiato per essere adatto davvero a tutti, sia nella lettura che nell’esecuzione delle ricette.
8)      Ti è piaciuto scriverli? Da dove nasce la storia dell'uno e l'idea per l'altro? Mi è piaciuto scrivere entrambi. Il romanzo l’ho scritto nelle notti d’estate dal 1991 al 2010. L’ho iniziato da giovanissima, e ho continuato a scriverne un pezzettino ogni estate. Non è la trama che conta nel mio romanzo, ciò che conta è l’essere trasportati in questo luogo senza tempo e senza dove, e le emozioni che vi si provano. Il libro di pasticceria vegana è nato invece da una trascrizione dal mio personale quaderno di ricette. Mangio vegano da tre anni circa, e soffro di intolleranze alimentari da molto più tempo, per cui ho sperimentato veramente molto, sglutinizzando e delattosizzando ricette, e poi ho infine raccolto i miei risultati soddisfacenti di modo da renderli usufruibili a tutti.
9)      Ci doni un piccolo incipit o uno stralcio che ci lasci la voglia di leggere? Certo con piacere, eccoti un estratto, più che l’incipit, da ‘Te lo saresti mai immaginato?’ : […]La ragazza offre i suoi seni al venticello fresco della notte. Seduta, le ginocchia distese, i palmi delle mani poggiati dietro la schiena, le spalle protese in avanti: i seni rivolti al limitare della valle, dove sotto c’è il mare, appuntiti, tesi, si lasciano accarezzare dall’aria notturna impregnata di salsedine, dal chiarore della luna pallida che vi scivola sopra, esaltandone la rotondità. L’aria, a quest’ora della notte, ha un aroma tutto particolare. L’umidità della sera e di un temporale remoto che ha rinfrescato la vegetazione, l’umidità del mare, l’odore del sale, l’odore di frutti selvatici, di terra bagnata, dei resti di sterpaglie bruciate dal sole, l’odore del calore che si posa sulle foglie, quello degli aghi di pino e quello pungente di muschio e muffe. Tutto mischiato, penetrante, quasi piacevole. […] Per il libro di pasticceria vegana invece non vi lascio nessun estratto ;) vi toccherà leggerlo.
10)  Una volta scartato, aperto e ammirato con soddisfazione il tuo libro, con cosa lo accompagneresti? Cioccolata calda o tè?Biscotti o torta? Panettone o Pandoro? Il mio libro sulla pasticceria vegana lo accompagnerei sicuramente con una cioccolata calda, mentre il romanzo ‘Te lo saresti mai immaginato?’ con un tè allo zenzero


 Sono molto curiosa per la pasticceria vegana e leggerò il saggio




BIOGRAFIA DELL’AUTRICE


Mi chiamo Barbara De Filippis, sono nata - da genitori calabresi - a Roma nel 1973, e li sono sempre vissuta, fino al 2010, anno in cui per amore mi sono trasferita in Sardegna. Da allora vivo a Cagliari, città che adoro, con il mio compagno Pierpaolo e nostro figlio Lorenzo. La mia formazione è letteraria, infatti sono laureata in Lingue e Letterature Straniere alla Sapienza, specializzata in Traduzione Letteraria, e ho lavorato per alcuni anni proprio come traduttrice. In seguito mi sono specializzata ulteriormente ma in un altro ambito, con un Master in Sviluppo Sostenibile, e per 10 anni ho lavorato presso le Nazioni Unite, alla sede FAO di Roma, che ho lasciato quando mi sono trasferita in Sardegna. Scrivere è qualcosa che mi viene naturale fin da bambina. Scrivo da quando ho tenuto in mano la prima penna…Poesie soprattutto agli inizi, e poi racconti e romanzi. Negli ultimi anni, dopo una lunga pausa, ho ricominciato a scrivere moltissimo, non solo romanzi (sia novel che romance) ma anche saggistica su temi di cui mi occupo (a Cagliari sono insegnante di Reiki, floriterapeuta e consulente Feng Shui) e che mi stanno a cuore (la cucina vegana per intolleranti a vari alimenti). In questo periodo la mia mente è molto fertile e quindi con piacere seguo l’onda dei pensieri e delle emozioni.



mercoledì 21 dicembre 2016

SOTTO l'ALBERO di Natale con la scrittrice Mew Notice, autrice de "Sweet December" Elister Edizioni, 2016



con Mew Notice





Sweet December
Mew Notice
Elister Edizioni, 2016

Cosa faresti se perdessi la persona più importante della tua vita e tutti i tuoi sogni si riducessero solo a un triste ricordo?
Scoop ha perso ogni speranza e così ha deciso di abbandonare la sua vita e vivere come un senzatetto, vagabondando per Central Park, ma nonostante tutto, un briciolo di illusione gli fa credere che nelle persone ci possa ancora essere del buono.
Olimpia è una bellissima ragazza newyorkese, che lavora come fotografa. È ambiziosa, ricca e sempre pronta a mettersi in gioco. Sembra felice, ma in lei c'è come una costante sensazione di insoddisfazione.
Un giorno i due s'incontrano e nasce subito una tenera amicizia.
Loro ancora non lo sanno, ma le loro anime sono intrecciate dal magico filo del destino e dell'amore.
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1)      Come è il tuo rapporto con il Natale? Grazie Federica per questa bella occasione. Amo il Natale e l'atmosfera che si respira nel periodo natalizio. Tutto sprigiona amore e felicità. Dovrebbe essere ogni giorno dell'anno così, invece sappiamo che le cose non sono sempre così.
2)      Presepe o albero, perché? Ho sempre preparato il presepe e addobbato l'albero di Natale. Mi diverte fare entrambi con la presenza, quando ero piccola dei mie genitori e fratelli, adesso con la mia famiglia.
3)      Cosa ne pensi di Babbo Natale? Ci credi ancora? Quando hai smesso di crederci e perché? Raccontaci un aneddoto natalizio. Io credo ancora a Babbo Natale ( lo so non ho l'età) e difficilmente cambierò idea.
Un aneddoto? Potrei raccontartene tantissimi, ma il più bello in assoluto è stato  quando è nata mia figlia Vanessa. Non avevo mai festeggiato il Natale con la neve perché in Sicilia a dicembre c'è il sole e vedere la città imbiancata di soffici fiocchi di neve è stata un'esperienza meravigliosa, come quella di diventare mamma.
4)      Ami fare i regali? O ricevere regali? Che tipo di regali? Preferisci la sorpresa o suggerisci a qualcuno i tuoi desideri? Faccio regali utili e mi piacciono le sorprese.
5)      Ami ricevere libri o preferisci comprarteli? Hai mai ricevuto un libro che non sei riuscito a leggere? E perché? O uno che invece è stata una vera bella sorpresa inaspettata? Mi piace ricevere libri perché leggo di tutto. Quando voglio un libro me lo compro e mi considero una divoratrice di libri. Amo leggere e difficilmente lascio un libro sul comodino. Un libro che invece è stato una vera bella sorpresa inaspettata? Tutti i libri degli esordienti. Sono sempre splendide sorprese.
6)      Come si intitola il romanzo che hai scritto e vorresti consigliare come regalo di Natale? Il mio racconto di Natale si intitola Sweet December e lo consiglio perché non è il solito racconto di Natale.
7)       Cosa ha di particolare il tuo romanzo per finire sotto l’albero di Natale? A chi è adatto? E' una bella storia di amore e amicizia adatto a tutti.
8)      Ti è piaciuto scriverlo? Da dove nasce la storia? Sì, la storia nasce da un semplice sogno.
9)      Ci doni un piccolo l’incipit o uno stralcio che ci lasci la voglia di leggere?

Il rito del caffè
  Tutte le mattine, la prima cosa che facevo appena mi alzavo, era quella di uscire sulla terrazza e osservare gli alberi. Mi piaceva perdermi con lo sguardo oltre le loro foglie di colore verde intenso, glabre, lucide e piene di vita in estate; mentre in autunno, assumevano un colore rosso intenso fino a sfumare in un giallo-bruno.
La quercia rossa, grazie al suo polimorfismo, si era dovuta adattare al clima e all'ambiente newyorchese, sviluppando una chioma più espansa a cima arrotondata. Ammirarle regalava sempre intense sensazioni: pace, serenità... Sovente, le immortalavo in uno scatto, una foto che catturava la loro essenza.
Un attimo, un momento, un ricordo da conservare per sempre, per paura che sfuggisse via.
Era un giorno come tutti gli altri, pieno di impegni, ma la mia tazza di caffè bollente e i dieci minuti sulla terrazza ad ascoltare la natura immersa nel traffico cittadino, non me li toglieva nessuno.   
L'aria si era impregnata dell'aroma intenso di caffè che proveniva dalla mia tazza, che cercavo di tenere tra le mani, aiutandomi con le maniche della vestaglia, per non bruciarmi.
Facevo respiri profondi e il caldo del caffè donava un buon tepore in una frizzante mattinata del mese di novembre. Infatti, s’incominciava a sentire il primo vero freddo e ci stavamo ormai preparando per la neve che ci avrebbe, come sempre, regalato un bianco Natale. 
«Olimpia, vieni dentro che fa freddo!» 

10)  Una volta scartato, aperto e ammirato con soddisfazione il tuo libro, con cosa lo accompagneresti? Cioccolata calda o tè? Caffè o camomilla? Biscotti o torta? Panettone o Pandoro?
Come si legge dal primo capitolo, senza alcun dubbio: Caffè!



Vi è piaciuta l'intervista? Volete sapere di più su questa autrice poliedrica?




Mew Notice è nata nel 1971 ed è laureata in lingue e letterature straniere. È sposata ed è mamma di tre splendidi angeli. Nel suo tempo libero, oltre a dedicarsi ai suoi figli, scrive come freelance recensioni cinematografiche e romanzi. Ama leggere classici inglesi e colleziona tartarughe oltre a piattini di ceramica acquistati nei luoghi visitati.
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