martedì 29 novembre 2016

SOTTO L'ALBERO di NATALE con la scrittrice AMNERIS DI CESARE, autrice de FIGLIA DI NESSUNO (Sonhar não custa nada)


                                                          CON AMNERIS DI CESARE 
                                                                         autrice de



FIGLIA DI NESSUNO (Sonhar não custa nada),
di Amneris Di Cesare 

 Mi chiamo Nivea Maria Gonçalves Mello Branco. Tanti cognomi, per indicarne uno solo, vero e stampato a fuoco sulla mia carne: figlia di nessuno. Mia madre era una mulatta della favela più grande del Sud America: la Rocinha. Una città vera e propria, costruita su una collina di fronte all’oceano: non c’è vista panoramica migliore in tutta Rio. Sognava un uomo che la portasse lontano, magari in America, che le desse una casa dove vivere felici insieme. Perché sonhar não custa nada, sognare è gratis. Ed è un errore che io non ho mai commesso. Ho conosciuto tanti uomini ma non ho mai permesso a nessuno di umiliarmi. Sono stata amata e ho amato anche io, una volta sola. Amare è l’unico lusso che mi sono concessa. Questa è la mia storia. Mi chiamo Nivea e sono figlia di nessuno.

  


1)      Come è il tuo rapporto con il Natale? È una festa che mi piace molto e a cui tengo in modo particolare.

2)      Presepe o albero, perché? Albero di Natale. Perché non ha mai fatto parte della mia tradizione famigliare e perché l’Albero carico di frutti e di palle colorate abbraccia un più ampio senso di condivisione e unione, accoglienza e famiglia, nel mio immaginario.

3)      Cosa ne pensi di Babbo Natale? Ci credi ancora? Quando hai smesso di crederci e perché? Raccontaci un aneddoto natalizio. Babbo Natale è un po’ la versione giocosa e fanciullesca del senso di Mistero e Ignoto, insieme al senso di Festa e Famiglia, per me, anche se, da bolognese, il Natale era sì una festa importante, ma i doni da noi a Bologna, arrivavano il giorno della Befana, il 6 gennaio, Epifania. Ed era un po’ triste, perché proprio perché arrivavano l’ultimo giorno delle vacane natalizie, i giochi ricevuti li potevamo sfruttare molto poco, ce li potevamo godere per meno tempo.
Ho smesso di crederci in prima elementare, il primo giorno di scuola, a 6 anni: una compagna di classe, non ricordo più a che proposito, esordì dicendo “Lo sappiamo tutti che Babbo Natale sono i nostri genitori!”. Non dissi niente ma ci rimasi malissimo. Cosa strana, non mi aggrappai all’idea e volerci credere a tutti i costi. Aveva senso, per cui non feci neppure domande ai miei. Mia madre però mi proibì di rivelarlo a mio fratello il quale credo ci abbia creduto fin verso i 10 anni. E di questo, ricordo che soffrivo: avrei voluto poter tornare a crederci anche io, ma non era più possibile. J

4)      Ami fare i regali? O ricevere regali? Che tipo di regali? Preferisci la sorpresa o suggerisci a qualcuno i tuoi desideri? Amo fare i regali più che riceverli. In genere inizio già a ottobre a pensare a cosa regalare per Natale (faccio l’albero verso il 20/25 novembre, per potermi godere l’albero più a lungo) e per ogni persona a cui faccio un regalo penso in base alla personalità e a cosa gli piacerebbe ricevere. Per quello che riguarda me, preferisco la sorpresa e non dico mai nulla che possa mettere le persone sulla strada giusta.

5)      Ami ricevere libri o preferisci comprarteli? Hai mai ricevuto un libro che non sei riuscito a leggere? E perché? O uno che invece è stata una vera bella sorpresa inaspettata? Amo ricevere libri come regalo e apprezzo moltissimo chi lo fa (non lo fanno in tanti). Sì, molto spesso ricevo libri che non riesco a leggere, perché in genere gli amici si basano su ciò che viene venduto di più, sui bestseller e io li detesto. Una bellissima sorpresa inaspettata fu quando mi regalarono un libro di Stefano Benni, uno dei miei autori italiani preferiti.

6)      Come si intitola il romanzo che hai scritto e vorresti consigliare come regalo di Natale?
Il romanzo che ho appena pubblicato si intitola Figlia di nessuno e come sottotitolo  Sonhar não custa nada. È la storia di Nivea, una ragazza della favela della Rocinha di Rio de Janeiro che piano piano si affranca dalla condizione di povertà e miseria in cui è nata e attraverso una gran forza di volontà riesce ad arrivare a essere una persona importante. È la storia forte di una donna povera del Brasile.

7)       Cosa ha di particolare il tuo romanzo per finire sotto l’albero di Natale? A chi è adatto? È la storia di una donna forte, determinata, senza paura. Una donna che non si concede il lusso di sognare. Forse è adatto a chi ama le storie dure, forti e con un messaggio di speranza.

8)      Ti è piaciuto scriverlo? Da dove nasce la storia?
Mi è piaciuto moltissimo scriverlo, e nasce da una canzone, la canzone-sigla di una scuola di samba del Carnevale del 1992. Avevo in testa questa canzone che amo da allora, quando andai a vedere il carnevale nelle strade di Rio. La scuola di samba (Mocidade Independente de Padre Miguel) quell’anno non vinse ma quell’enredo ancora oggi lo ritengo il più bello mai scritto.


9)      Ci doni un piccolo l’incipit che ci lasci la voglia di leggere?

















10)  Una volta scartato, aperto e ammirato con soddisfazione il tuo libro, con cosa lo accompagneresti? Cioccolata calda o the? Caffè o camomilla? Biscotti o torta? Panettone o Pandoro?
Cafezinho brasiliano e bolinhos de chocolate e de coco, ovviamente ;)







Amneris Di Cesare, italiana nata a Sao Paulo del Brasile, vive a Bologna. Sposata a un medico calabrese, mamma e moglie a tempo pieno, collabora come free-lance per riviste femminili. Ha pubblicato il saggio “Mamma non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di Harry Potter” nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi dell’universo di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011) a cui è seguito poi l’ebook Mamma non mamma: le madri minori nell’Universo di Harry Potter (Runa Editrice, 2015); ha pubblicato nel 2012 il suo romanzo d’esordio, Nient'altro che amare (Edizioni Cento Autori), vincitore del Premio Letterario Mondoscrittura, nel 2014 è uscito Mira dritto al Cuore (Runa Editrice) e nel 2015 Sirena all’orizzonte (Amarganta), vincitrice del Premio Cercasi Jane nel 2013 e Magiche Rose di Fiuggi nel 2014; ha partecipato all’antologia collettiva di saggi Il Fantastico nella letteratura per ragazzi edito da Runa Editrice con un saggio “Cassandra Clare e l’esalogia di Shadowhunters” uscito a giugno 2016. Collabora, attraverso interviste sul mondo della scrittura e recensioni con il blog Babette Brown Legge per voi (www.babettebrown.it) e Silently Aloud (http://silently-aloud.blogspot.de/ ). Dai primi del 2015 è curatrice di collana per il Fantasy e Under15 e scout e foreign rights manager per i testi di lingua inglese e portoghese per Amarganta. Ha iniziato a esplorare il mondo del self-publishing attraverso due romanzi “rosa”: Duel e Misterioso è il cuore. Ha un blog, Scarabocchi, http://amnerisdicesare.wordpress.com  e una pagina autore su Facebook: https://www.facebook.com/AmnerisDiCesare2/

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Titolo: Figlia di nessuno (sonhar não custa nada)
Autore: Amneris Di Cesare
Pagine: 120 (cartaceo), circa 100 (ebook)
Editore: autoprodotto
Prezzo: 1,99 € 
ISBN: 9788822861580
Formato: ebook e cartaceo

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