lunedì 13 luglio 2015

A letto con lo scrittore: Ambretta Centofanti, autrice de " I racconti fantasiosi di Ambretta", 2015 il Villaggio Ribelle


INTERVISTA
Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di Ambretta Centofanti autore del libro “I racconti fantasiosi di Ambretta”, Edizioni  Il Villaggio Ribelle di David and Matthaus, anno 2015.
Io ho letto i racconti, me li sono gustati quando volevo rilassarmi. Le favole anche se consigliate fino agli 8 anni, non sono solo per bambini. Lo stile delicato di Ambretta rende il libro adattissimo ad un regalo per bambini, ma le storie narrate sono sopratutto incanto, divertimento e serenità  per adulti.

Breve sinossi
I racconti fantasiosi di Ambretta è una raccolta di quindici brevi storie per i più piccoli, di quelle che si raccontano prima di andare a dormire e accompagnano per tutta la notte i sogni di chi le ascolta. Ogni storia raccontata da Ambretta ha il sapore della semplicità e della fantasia infantili, con uno stile scorrevole e personaggi originali.


Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe a  letto tardi, o presto? si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba? 
Non amo dormire molto, anche perché non ci sono abituata. Mia madre “mattutina” non consentiva che io e mia sorella ci svegliassimo a tarda mattinata, soprattutto nella bella stagione. Diceva che le  ore del mattino hanno “l'oro in bocca” e lei non voleva allevare delle “poltrone”. Ricordo che accendeva la radio ad alto volume oppure si metteva a cantare a voce spiegata e, non contenta, apriva anche le finestre.  Non nascondo che la cosa mi disturbava molto! Ho iniziato a lavorare che era molto giovane. Ho fatto la pendolare per ben trentasette anni alzandomi alle cinque del mattino. Ho goduto dei colori tenui e affascinanti di tante “albe” ma... “l'oro delle ore mattitutine”, di cui parlava mia madre, non l'ho mai assaporato. Ora che sono in pensione potrei crogiolarmi un po' di più nel letto ma le abitudini non si cambiano tanto facilmente! Poi mi verrebbero in mente gli insegnamenti di mia madre e avrei i sensi di colpa; mi sentirei una “poltrona”. Cerco di recuperare la sera andando a letto presto.

Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
D'estate amo indossare comode e fresche camicie da notte.  D'inverno invece, poiché sono molto freddolosa, prediligo caldi pigiami in pail. I piedi sono protetti da calzettoni adatti anche per andare a sciare.  Il letto è adeguatamente rifatto con lenzuola di flanella, una coperta di pura lana vergine e un piumone imbottito di  vere piume d'oca. Evidentemente la mia temperatura corporea ha bisogno di stare sotto quelle coltri calde.  Abito in campagna, in una grande casa isolata dalle altre dove l'inverno si fa sentire con tutti i suoi rigori e il calore si disperde facilmente. Un indumento che esce dal mio schema e che ho comperato quando ero “giovinetta” è un baby doll. Un indumento da notte che andava tanto di moda negli anni sessanta. Non ho avuto mai il coraggio d'indossarlo. Mi sentivo frivola e fuori luogo con tutti quei veli e trine addosso. E' riposto nel cassetto tra i miei ricordi di gioventù. E' diventato ormai un pezzo d'antiquariato.

Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
La mia camera da letto è situata ad est della casa;  l'ho scelta perchè amo ricevere i primi raggi del sole ed anche perché affaccia sul terreno del mio vicino dove troneggia una meravigliosa quercia secolare. La sera, quando chiudo le imposte, non posso fare a meno di gettare lo sguardo verso quel gigante verde che mi guarda muto e mi dà tanta serenità.  Amo dormire in un letto grande ove muovermi a piacimento.

Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv,  stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…)
Una volta entrata nel letto, guardo la TV, a volte leggo e spesso prego. Per addormentarmi penso al tempo passato. Vado a scovare tra i ricordi soltanto le cose che mi hanno recato gioia. Tutte le altre cerco di scacciarle.

Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
Sul comodino, che è abbastanza grande, ho un'immagine sacra, il rosario e qualche libro.

Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si rilassa  leggendo e riprende a dormire, o cosa?
Mi capita molto spesso di alzarmi di notte e, quando succede, non mi sento per nulla riposata. Per riprendere sonno, leggo o  penso. Molto spesso è di notte che mi vengono gli spunti per i miei racconti e le mie fiabe.  Ho sempre un quaderno e una penna a portata di mano dove appunto le idee che poi elaboro di giorno.

Le capita di sognare? Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
Sogno spesso. Molte volte sono incubi. Precipito da dirupi di alte montagne e volteggio nel vuoto o, ancora peggio, annaspo in mare aperto. Per una come me, che non sa nuotare, è un vero incubo! In genere sogno a colori;  qualche volta in bianco e nero.  Mi capita persino di parlare speditamente lingue straniere  con persone sconosciute e divertenti. Quante ricche risate ci facciamo!



Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto?
Una notte ho sognato una farfalla dalle ali blù che svolazzava in un bosco dove c'erano scarabei, coleotteri e gnomi. E' così che è nato il racconto  - non ancora edito - “Regina Blù e gli abitanti del bosco incantato”

Come è nato il suo ultimo romanzo? Ricorda lo spunto?
Vagando con la fantasia, osservando la natura ed esternando tutta la mia sensibilità.

Lo consiglierebbe ai nostri lettori da leggere prima di dormire? Secondo lei che reazione avrebbe un lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fan?
Consiglio caldamente alle mamme di leggerlo ai loro bambini ma, sono certa, che anche loro ne trarrebbero beneficio.  Credo che avrebbero “l'effetto ciliegia”: uno tirerebbe l'altro.

Al risveglio fa sempre colazione? Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o  al bar?
Al risveglio faccio sempre colazione con latte e caffè e qualche fetta biscottata con un velo di marmellata. Ora che sono in pensione la colazione la faccio a casa. Quando lavoravo a Roma invece,  mi piaceva tanto farla al bar in compagnia di qualche cara collega. Spesso andavamo da “Giolitti” o “Alla Tazza d'oro” vicino al Pantheon. Ci coccolavamo con un buon cappuccino ed un cornetto con la nutella o il miele. Mi sembra ancora di sentire la fragranza del caffè appena macinato! Il tintinnio dei bicchieri e delle tazze, il chiacchiericcio della gente che, ancora un po' assonnata, cercava di inziare bene la giornata fra tutte quelle leccornie.

Mi regalerebbe  una frase del suo romanzo per iniziare la giornata e una su cui sognare stanotte?
Grazie per avermi concesso un’intervista così intima.
La frase che vorrei regalare è:  “La canna di bambù che diventa un piffero magico tanto la fantasia vola lontano” tratta dal racconto “Due personaggi magici e senza tempo”  dove, anche le cose semplici, come la canna di bambù, se la fantasia e l'immaginazione mettono le ali,  può diventare un piffero magico e farci sognare perchè i sogni sono u n toccasana per la mente. Non fa niente se poi non si realizzano! L'evasione dalla realtà, a mio avviso, non svanisce del tutto ma lascia una benefica traccia nei nostri cuori, perché si ha la consapevolezza di poter “spiccare il volo” e fare viaggi meravigliosi dove e quando si vuole e che non costano niente. 

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 CONSIGLIATO ***** 5 stelle

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