domenica 5 maggio 2013

La foresta è un' anima gentile, poesia di Gino Centofante





**La foresta è un animo gentile**

Gnoma, gnometta, 
sembra che vai sempre di fretta, 
tra alberi, funghi, e fiori colorati, 
ti smentisci ad ogni sguardo,
ad ogni sorriso strappato,
ad ogni lacrima di passaggio,
diversamente attenta ti doni,
ti rendi disposta ad essere per gli altri.
Scruti paesaggi burleschi,
vivisezioni parole che in fila si alternano
per renderti merito,
per meritarsi quella tua attenzione
che è forma d’amore, ma anche negazione
del non negarsi di vivere in una foresta
di parole, immagini, baci da contenere.

Il trasbordamento disorienta,
la chiarezza ci consola,
il vivere è un progetto da riscrivere.

Di Gino Centofante, – inedita ©



Ringrazio pubblicamente l'autore: chissà se l'ha scritta pensando a me. 

Ma chi è Gino? In realtà lo ricorderete, è stato ospite di Gnomo Sopralerighe con la sua ultima raccolta di Poesie  "Graffi" edito da Libro Aperto Edizioni, 2012 e una ricetta di torta al cioccolato.


“Gino Centofante” si presenta :

Gino Centofante nato a Pontecorvo (FR) il 3 Luglio del 1992, secondo figlio, dopo sua sorella Debora trascorre la sua giovinezza nei quartieri del Frusinate, in compagnia di nonni, zii e cugini.
Da poco diplomato in un Istituto Tecnico Industriale ha sempre mostrato un’innata passione per tutto ciò che si presenta in forma scritta, i libri sono e saranno una costante della sua vita, e proseguo dei suoi studi presso la facoltà di Scienze della Comunicazione di Sora.
Ha sempre amato scrivere e leggere, convinto che prima di un‘buon’ scrittore ci debba essere anche un attento lettore che con occhio critico sa selezionare, ha sempre partecipato a concorsi di vario genere come: “Comunichiamo la nonviolenza!” , vincitore per ben due anni consecutivi del “Progetto città” Lions Club Arce “Fregellae”, realizzatore del progetto “La Shoah attraverso le immagini e le parole”, vincitore del concorso universitario “Pari e diversi”, selezionato con il racconto “Il Silenzio” per gli Inediti di Palomar 2012. Oltre alla spiccata passione di tutto ciò che attraverso l’intreccio delle parole forma pensieri sublimi, è affascinato da sempre dall’Arte in genere, dal Teatro, pensando che sia uno dei più alti filtri di comunicazione, dalla Natura e dal Silenzio, per l’appunto, che è uno stato di cose che ci porta all’assoluta riflessione, un percorso di crescita, analisi ed elevazione. Curioso del mondo, della vita, di tutto ciò che non è denigrato da questa vita, che ormai è in decadenza per la sua assoluta freneticità, e non ha più tempo e la voglia di vedere il lento scorrere di una goccia sull’erba, lo svolazzare soave di una farfalla, il poggiarsi leggiadro di una penna su un foglio, armonica dello scrittore.

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