giovedì 21 luglio 2011

IL PURGATORIO dello scrittore / di F. Gnomo


Cari scrittori lettori buongiorno, visto che ieri il tema della permanenza del titolo in esposizione in libreria vi ha infervorato, oggi rispondo a chi giustamente dice che il titolo permane sulle librerie on line anche anni. La faccenda sarebbe lunga e tirerebbe in ballo ,  il magazzino e il macero programmato, ma la voglio sorvolare parlando solo della visibilità e della vendita. L'on line è la salvezza di ogni piccolo autore e la sua contemporanea condanna. Le piccole case promettono che lo venderanno on line , le grandi lo terranno anni  on line, e lui a meno che non si dia da fare da solo a farsi pubblicità e vendere attraverso l'on line non farà grandi numeri. Non parlo dei FENOMENI, quelli che giustamente vendono per bravura, pubblicità da parte dell'editore,  titolo azzeccato , ecc,  parlo degli autori normali, esordienti o non. Questi solitamente sono lasciati soli a se stessi, e se non rimediano( come non rimediano!) interviste su giornali, articoli su settimanali, passaggi tv , o fiere nazionali, nessuno li va a cercare su internet. Rimediare anche da case ed. grandi con cui lavori da anni questa VISIBILITA' è difficilissimo, credete. Vi rimangono gli amici, i parenti, internet FB, il blog e qualche santo sito per autori con recensioni. Quindi l'on line è il PURGATORIO dell'autore, il PARADISO è la pubblicità e la visibilità in ogni settore, col il testo di piatto in libreria, L'INFERNO l'editore scorretto, che non distribuisce e vende l'autore solo sul suo sito.

mercoledì 20 luglio 2011

INCUBI EDITORIALI di F. Gnomo

Cari scrittori lettori anche io come voi ho amici che hanno pubblicato, o titoli di cui vengo a conoscenza dopo mesi che sono usciti.
Per non parlare di una esperienza diretta in famiglia.
Ora , come ben sapete , quando tutti contenti avete dei soldini e andate in libreria , al 90% ,se non si tratta di nomi arcinoti, vi sentirete dire che il titolo è esaurito, o lo dovete ordinare.
Allora mogi mogi ve ne tornate a casa ,  pure un po' imbestialiti perchè avevate parcheggiato bene. Non potete toccate il testo...saggiarlo, leggere la quarta , giudicarlo a pelle come una donna o un uomo. LO DOVETE ORDINARE. E che è un caffè al solito bar?
Allora  a casa  ve lo ordinate su internet almeno beccate pure qualche sconto.
Ora io dico: LIBRAI , avete il problema del numero dei titoli ma avete la resa facile, perchè non dare più spazio e tempo agli autori medi o esordienti. Almeno nei loro luoghi...Io non conosco  i costi, ma se un libro uscito un mese fa già me lo devo ordinare , me lo ordino a casa.
Proprio stanotte avevo questo incubo che poi ho ritrovato in un articolo apparso su Repubblica della Lipparini: la bolla dell'editoria, oggi in prima di Cultura.  Pensavo con orrore all'INTROVABILITA' dei titoli.

La permanenza del titolo in libreria per massimo un mese è un GRAVISSIMO problema. Se non si è un big, non si avrà mai il tempo di uscire fuori piano piano , come succedeva in passato, col passaparola. Oggi è tutto accelerato e il libro è trattato come un peiodico da edicola. Gli autori che  hanno faticato per scrivere si ritrovano che , alla meglio, il titolo una volta esaurito neanche viene riassortito e non lo trova neanche più chi vuole leggerlo.  Se non esaurito perchè invisibile torna indietro in breve tempo. E' un circuito perverso che NUOCE fortemente agli autori, oltre che agli editori piccoli. I librai hanno un ruolo importantissimo , che spesso viene sottovalutato. non c'è formazione, nè informazione da parte dei distributori. Ci vorrebbe una grande collaborazione e sensibilità, ma la molla unica del guadagno non lo ammette.  La vedo dura anche per la concorrenza su internet, ma almeno lì...i titoli durano più a lungo.Siamo in un periodo di mutazione, è chiaro. Ci sono tante opportunità, troppe. Pubblicare non è più il fine, il fine è farsi notare in un mare di titoli, e restare a galla...

domenica 17 luglio 2011

MANNA, MIELE, FERRO e FUOCO" di G. Torregrossa

Federica Gnomo recensione sulla bacheca di Giuseppina Torregrossa

Ho appena finito di leggere "manna,miele, ferro e fuoco". Mi è piaciuto tantissimo come già a suo tempo "il conto delle minne". Apprezzo di lei la costruzione delle frasi, la poeticità, le inserzioni dialettali che la fanno assomigliare ad un romanzo verista. Mai scontata , sempre coinvolgente e a tratti ironica, arricchisce questo romanzo di un'aurea misteriosa e fiabesca. Anche la sensualità è usata con sapienza. In un panorama desolante, dove leggono molte donne e poche pubblicano; dove si trovano editori pronti a scommettere solo su gialli o fantasy, un vero romanzo dolce e femminile, scritto da una donna italiana che comprende le donne, è una vera delizia. Grazie di scrivere.

Giuseppina Torregrossa :wow, grazie federica del commento generoso e dettagliato

Mi ha risposto una delle mie autrici preferiteeeeeeeeeeee!!!!
Sono soddisfazioni!

IL DONO di F. Gnomo


Questa è una poesia che scrissi di getto quando mi arrivò una brutta notizia, l'avevo tolta perchè mi sembrava triste, ma siccome la vita è anche dolore oltre che piacere, la lascio qui.
A ricordarmi di vivere sempre ogni attimo.

IL DONO   

Quando  arriva la tua condanna a morte,
 arriva quasi sempre per posta
scritta a caratteri grandi.
 Neri
 su carta bianca.
 Perché tu possa leggere e non sbagliare.
 Perché tu possa leggere che devi morire.

La leggi e la rileggi
 rigirandola tra le mani.
Qualcosa di estraneo alla tua vita.
Non  ti rendi conto che parla di te, non puoi essere tu.

 Poi leggi il nome…ed è proprio il tuo, nessuno sbaglio :
 sei proprio tu che devi morire.
In realtà non provi niente, come se questo non ti appartenesse.
Hai bisogno di tempo per realizzare.
 Questo tempo non passa subito
Ma si dilata enormemente mentre la testa si svuota
e non vuole ancora credere che sia vero.

Ti senti bene
 Stai bene
 Dicono che la tua morte  è dentro di te,  ma non la percepisci ancora.

In fondo hai avuto una bella vita.
E non dovrai invecchiare.
Ti dicono che devi morire
e tu pensi che non dovrai invecchiare.
Trovi una sorta di dono in quelle righe.
 Una giustificazione alla strana sensazione di benessere,
al fatto che non hai paura.

In fondo tutti dobbiamo morire,
 la differenza è che tu sai quando
 e te lo hanno scritto a caratteri grandi.
Neri
 su fondo bianco
 per non farti sbagliare.



F.Gnomo

mercoledì 13 luglio 2011

CASALINGA...disperata!

Verso le 17,00 mi telefona una tipa e mi informa che una  mia ricetta è stata accettata per essere pubblicata sopra un famoso progetto di libro di cucina.
Al principio ho gioito. Poi ho pensato:tre anni a scrivere romanzi e racconti hot , o comunque  sopra le righe , e cosa mi pubblicano?
UNA RICETTA!
Non so se sono una casalinga felice o una scrittrice disperata!

giovedì 7 luglio 2011

UOVA PICCANTI , ricetta di F. Gnomo

Ricetta legata al romanzo "Il mio ragazzo" di R. Raj Rao


I due amanti sono come due mezze uova piccanti, se ne assaggi mezzo mangi anche l'altro.


Lessare un uovo a testa, sbucciarlo e tagliarlo a metà. Disporlo sopra un piatto.
Preparare a parte in un pentolino un sughetto fatto con: olio , pochi minuscoli pezzetti di aglio, peperoncino, capperi, una o due alici, pomodorini freschi ( uno o due) e prezzemolo. Soffriggere pochi  minuti e sfumare verso la fine con  un cucchiaino d'aceto. Versare caldo sulle mezze uova e lasciare insaporire, anche in frigo se volete.
Ottimo come antipasto, ed afrodisiaco. :)

lunedì 4 luglio 2011

Il MIO RAGAZZO di R. Raj Rao

Qualche tempo fa, per caso, o per fortuna, ho trovato questo romanzo in libreria.
Premetto che  amo leggere storie che mi raccontano di vita, usi e costumi di altri paesi. Stavolta il questo romanzo ho trovato sia una bella storia d'amore a tematica gay, sia uno sguardo sull'India e  le sue usanze.
L'autore squarcia un velo sulla società indiana che ritiene i gay simili agli intoccabili.

Il MIO RAGAZZO
Di R, Raj Rao

Edizioni Metropoli d’Asia (Md’A)


Questo è un romanzo a tematica gay veramente interessante.
Ci fa viaggiare attraverso Bombay, e in una storia d’amore gay cruda e vera. Non è una autobiografia.   L’autore ci mette di fronte alle difficoltà che incontra un amore omosessuale in paesi come l’India  , in cui ancora comandano le caste. Il protagonista è benestante, fa il giornalista e inizia una relazione con un ragazzo , considerato “intoccabile”. Quello che inizia come  un rapporto occasionale, persino da nascondere o temere, si trasforma in un legame potente, ma sempre al limite della rottura a causa delle numerose restrizioni, e persecuzioni.   Tra  i colpi di scena della storia d’amore, il lettore è portato  a conoscere le usanze e al contempo i pregiudizi di questo grande popolo. I due protagonisti così diversi  per casta,  sono uniti proprio dall’essere gay.  I gay sono esclusi da ogni casta, sono i reietti per eccellenza. La storia si incentra su questo.
Non posso anticipare il susseguirsi dei fatti, ma consiglio di leggerlo a chi piace scoprire il mondo attraverso storie d’amore ambientate il luoghi diversi e a chi ama approfondire le percezioni dell’amore secondo le diverse culture e religioni.
 Bellissimo  anche per la scrittura maschile, asciutta e diretta.

F.Gnomo